La Juventus può seriamente avere delle gravi conseguenze in seguito ai processi dei prossimi mesi: l’indiscrezione di ‘Libero’
Il momento della Juventus, per usare un eufemismo, non è dei migliori. Il prossimo 19 aprile ci sarà il risultato del ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI. L’obiettivo del club bianconero è quello di riavere i quindici punti in classifica, che permetterebbero un bel balzo in avanti al secondo posto. La penalizzazione ha compattato di più la squadra di Massimiliano Allegri, che ha conquistato una serie di risultati utili consecutivi tra campionato e coppe.
L’obiettivo di Allegri è quello di qualificarsi alla prossima Champions e di vincere un trofeo, possibilmente l’Europa League. Ma ci sono ancora da valutare gli esiti dei processi sulla manovra stipendi e le plusvalenze bis, ovvero il coinvolgimento delle terze parti. Il quotidiano ‘Libero’ ha lanciato un’indiscrezione che avrebbe del clamoroso. Non solo la Juve avrebbe gravi conseguenze da questi processi, ma retrocederebbe anche in Serie B.
Juventus in Serie B e penalizzazione: lo scenario che fa infuriare i tifosi
Il quotidiano ‘Libero’ ha lanciato un’indiscrezione incredibile: nei salotti della FIGC, infatti, circolano voci di altri venticinque punti di penalizzazione per la Juventus. Un -25 che unito al -15 dell’altra sentenza, manderebbe la Juve in Serie B alla fine della stagione. E’ chiaro che niente è ancora detto e bisogna aspettare i processi. Allegri e la sua squadra si concentrano sul campo e sugli obiettivi da raggiungere, al netto dei processi. Ed è anche chiaro che vincere più partite possibili aiuterebbe la Juve a restare fuori dal gruppetto delle squadre che andranno in Serie B.
Si parla anche di un eventuale patteggiamento della Juventus per il processo legato alla manovra stipendi, probabilmente il più grave di tutto, come riferito dall’edizione di oggi di Tuttosport. I tifosi bianconeri sui social sono insorti contro le istituzioni e ovviamente sperano che ciò che ha riferito il quotidiano ‘Libero’ non si avveri. Sarebbe come rivivere un deja-vu di cos’è successo nell’estate del 2006.