Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, rilascia delle dichiarazioni abbastanza sorprendenti che riguardano la sua avventura di successo sulla panchina del Napoli.
Dopo l’ennesimo crollo stagionale dell‘Inter in occasione della sfida di campionato contro la Fiorentina, alla ripresa dopo la pausa del campionato, per la Lazio l’occasione è davvero ghiotta. Lo stop dei nerazzurri consentirebbe alla formazione di Maurizio Sarri di accumulare un vantaggio di cinque punti, in caso di vittoria contro il Monza. In tal modo l’Inter sarebbe sempre più lontana e il secondo posto sarebbe una posizione ancora più solida per la formazione della capitale.
Ovviamente bisognerà anche attendere il risultato di Napoli-Milan, ma qualunque fosse non turberebbe comunque l’equilibrio che la Lazio sta raggiungendo e solidificando. Questo nasce dal lavoro che Maurizio Sarri, grazie alla fiducia della dirigenza, che non ha mai vacillato, in circa due stagioni è riuscito a trasmettere e ne sta ricavando dei frutti.
Il secondo posto e conseguente piazzamento in Champions League, in occasione della prossima stagione, giustificherebbero l’eliminazione di quest’anno dalle coppe internazionali, per la quale il mister è finito nel mirino della critica: i tifosi non avrebbero voluto che fosse snobbata alcuna competizione o che non ci fosse un ridimensionamento in Europa.
Lazio, Sarri sulla linea difensiva: “Mai più come a Napoli, ma siamo su quei livelli”
Intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida contro il Monza, Sarri ha risposto a domanda precisa circa quanta identità sua sia ormai riuscito a trasmettere ai biancocelesti: “Mi ci rivedo molto nella squadra. Giovedì ci siamo allenati sulla linea difensiva e ho rivisto i dettagli a casa. Mi sono accorto che è una roba importante”.
Proprio in merito ai movimenti difensivi, uno dei segreti dei movimenti e della tattica delle formazioni di Sarri, il mister ritorna a due delle sue parentesi più importanti, Empoli e Napoli, che l’hanno rispettivamente lanciato e consolidato per le sue qualità: “La linea, lasciando stare il valore dei singoli giocatori, è ai livelli di Napoli ed Empoli. Alla Juventus e al Chelsea non ho mai raggiunto questo livello. Poi, se nell’immaginario comune, Sarri è quello del Napoli… beh, non si rivedrà più. Ci sarà invece il Sarri di un altro gruppo di giocatori e di altre caratteristiche”.