Il noto giornalista incorona Kvaratskhelia. Per lui l’attaccante georgiano è esattamente ciò che ci voleva al Maradona di Napoli.
Dopo la vittoria con il Torino l’entusiasmo in casa Napoli è alla stelle. Complice anche il cammino in Champions League, nel quale gli azzurri sono, per la prima volta nella loro storia, ai quarti di finale. Spalletti è settato sugli obiettivi, approfittando della pausa per le nazionali che sta per iniziare per mettere a punto le idee per questo rush finale di stagione.
Nel frattempo si gode i grandissimi consensi che il suo Napoli sta ricevendo e che, in questo momento, sta in particolar modo condividendo con i suoi due attaccanti, Victor Osimhen e Kvicha Kvaratskhelia. Il primo è capocannoniere del campionato, mentre il secondo è il primo calciatore che gioca in Italia ad aver raggiunto in questa stagione la doppia-doppia, 10+ gol e 10+ assist. In particolare il georgiano ha ricevuto le lodi del noto radiocronista Francesco Repice.
“A questa età ogni tanto faccio i conti con il passato.” ha dichiarato Repice ai microfoni di TVPlay.it. “Su Kvaratskhelia mi piace immaginare che c’è qualcosa che unisce, che dentro il Diego Armando Maradona si sta creando una magia, un qualcosa di particolare perché è intitolato a Diego. Poi guardiamo il gol con l’Atalanta. Che bello che abbia spaccato la porta e non abbia calciato di precisione.”
Napoli, Repice lancia l’allarme per fine stagione: “Se arriva il PSG o il City…”
Repice poi fa una panoramica su quali sono le prospettive di mercato a fine stagione per Kvaratskhelia e non solo. Non è un mistero infatti che i calciatori del Napoli hanno molti estimatori e non è difficile pensare che qualcuno di questi si faccia avanti. “C’è un problema generale nel calcio italiano.” ha chiarito Repice. “Fermiamoci un momento e rendiamoci conto che qui prima o poi si va a sbattere. A Napoli giustamente sono preoccupati che a fine stagione possano arrivare offerte”
Il radiocronista poi conclude: “Come si può dire di no ad un’offerta inimmaginabile? Poi non ci lamentiamo se giocano sempre PSG contro Manchester City. Se arrivano loro sono offerte inimmaginabili. Poi per me, per come intendo il calcio, non c’è problema. Ma questa roba dove ci porta? Secondo me ci porta a sbattere se qualcuno non prende in mano la situazione e cambia rotta. Mancini ha tirato le orecchie, ha giustamente lanciato la sua provocazione. Il punto è che non vedo gente giocare per strada.”