Napoli, ancora polemiche dopo gli ultimi fatti contro l’Eintracht. Ne ha parlato il presidente De Laurentiis, ma non è stato il solo.
Ancora non si placano le polemiche dopo gli scontri per Napoli-Eintracht Francoforte, a quasi una settimana dai fatti. Il dibattito sul tifo violento è così tornato a far capolino sulle pagine dei giornali, sportivi e non, mentre ognuno propone le sue soluzioni ideali. Nel frattempo, c’è chi teme che episodi simili possano ripetersi nel prossimo futuro, forse addirittura già questa settimana e di nuovo a Napoli.
Occhi puntati sul match della Nazionale italiana, che giovedì al Maradona ospita l’Inghilterra. Nei giorni scorsi è scattato l’allarme, dopo la notizia della possibilità dell’arrivo di circa 5.000 tifosi inglesi nel capoluogo campano. Poi, ci sarà la tripla sfida col Milan, che giungerà a Napoli per la prima volta il 2 aprile in campionato, per poi tornarci il 18 per il ritorno dei quarti di Champions League.
Il presidente del club partenopeo, Aurelio De Laurentiis, ha già detto che, contro i tifosi violenti, sarebbe necessario il pugno duro, inocando una riforma in stile Thatcher negli anni Ottanta nel Regno Unito. In realtà, questa soluzione è nota per aver causato diversi problemi ed essere stata abbandonata già nei primissimi anni Novanta, ma continua a essere presa a riferimento. Sul tema, infine, è intervenuto anche il presidente federale Gravina.
Gravina sugli scontri di Napoli: “Una vergogna”
Intervistato quest’oggi su ‘Il Mattino’, il presidente della FIGC ha toccato molti temi del calcio italiano attuale, tra cui anche gli episodi della scorsa settimana. “Ho provato dolore per Napoli – ha detto Gravina – è stata una vergogna”. Il capo del calcio italiano ha specificato che è necessario perseguire duramente chi delinque sfruttando l’occasione di una partita di calcio, e ha espresso la sua solidarietà ai napoletani.
Gravina è anche intervenuto sulle parole di De Laurentiis citato poco sopra in questo articolo. “Servono strumenti tecnologici che consentano di prevenire fatti del genere e di assicurare rapidamente i violenti alla giustizia”. Oltre a questo, il presidente federale ha anche sottolineato la necessità di strumenti legislativi che facciano sì che i responsabili paghino realmente.