Arriva in queste ore la ricostruzione sul cambio di ieri durante la sfida tra Napoli ed Atalanta. Osimhen ed il gesto durante la partita…
Un attaccante vorrebbe sempre segnare, e soprattutto non vorrebbe mai uscire dal campo prima di averlo fatto. La legge del gol, quello che cerchi costantemente e quando non lo trovi i nervi si accendono. Quando poi ti chiami Victor Osimhen, sei il capocannoniere della Serie A e stai trascinando il Napoli verso un traguardo storico come lo Scudetto, tutto questo assume una proporzione ancora più grande. L’attaccante nigeriano non è andato in rete nella sfida di ieri contro l’Atalanta, che ha visto la sua squadra tornare alla vittoria dopo lo stop casalingo contro la Lazio. Un incidente di percorso e nulla di più, quello contro i capitolini allenati da Maurizio Sarri.
Il Napoli ha subito ripreso la marcia, e l’ha fatto contro una squadra non cosi semplice da affrontare e battere. L’Atalanta aveva bisogno di punti, aspetto che ha reso il match ancora più complicato. Il Napoli, però, con grande spirito di sacrificio ha messo all’angolo gli avversari, riuscendo a sbloccare il match con un gol da fuoriclasse come quello di Kvicha Kvaratskhelia. Il georgiano ha incantato il pubblico presente ieri allo Stadio Diego Armando Maradona con una vera e propria perla che sta facendo parlare tutto il mondo. E Osimhen? No, non è suo il secondo gol della serata.
Napoli, Osimhen non ha accettato il cambio: la ricostruzione
Ieri, a poco più di cinque minuti dalla fine della partita, Luciano Spalletti ha deciso di richinare Osimhen in panchina. C’è la sfida contro l’Eintracht di Francoforte che incombe, e l’allenatore ha evidentemente deciso di risparmiare qualche minuto al suo attaccante titolare. Come ha preso la decisione Osimhen? Non particolarmente bene. L’attaccante nigeriano, come ricostruito oggi da ‘Il Mattino’, si è accomodato mal volentieri in panchina, sbuffando e sbracciando.
Insomma, un chiaro segnale di insofferenza per il cambio. Il tutto, però, è rientrato dopo pochi minuti. L’attaccante si è mostrato sorridente, dimostrando di aver smaltito la delusione per il cambio. Un carattere, quello del numero 9 azzurro, che abbiamo imparato a conoscere in questi anni. E se il secondo gol lo fa Amir Rrahmani, un difensore, e non lui che è il bomber di questa squadra, va da sé che il nervosismo vada aumentando. Appuntamento alla prossima partita, ancora al Maradona, per una notte da Champions.