Il Napoli dovrà subire una sanzione per quanto avvenuto venerdì contro la Lazio al Maradona, ma la motivazione ha sorpreso un po’ tutti.
Oltre al danno la beffa, è proprio il caso di dire. Non è bastata la sconfitta venerdì scorso in casa contro la Lazio, il Napoli ora si vede anche comminare una sanzione inaspettata, destinata a far discutere. La decisione è arrivata nel primo pomeriggio di oggi, martedì 7 marzo, insieme alle consuete sentenze del Giudice Sportivo dopo la fine dell’ultima giornata di campionato.
Il match di venerdì al Maradona è stato molto contestato a causa delle disposizioni relative alle tifoserie, soprattutto dalla parte napoletana. I fan partenopei, infatti, si sono visti negare la possibilità di portare tamburi e bandiere sugli spalti, come invece accade di consueto. La decisione delle autorità ha suscitato molte polemiche, perché nel frattempo i tifosi della Lazio hanno potuto portare ben altro dentro l’impianto.
La partita ha infatti visto i sostenitori biancocelesti fare ampio ricorso a petardi, evidentemente non sequestrati preventivamente dalle autorità. Sono inoltre stati denunciati vari cori razzisti rivolti contro Osimhen, per i quali è stato predisposto un supplemento d’indagine. Invece, per l’uso dei petardi il Giudice Sportivo ha sanzionato la Lazio con 15.000 euro di multa. Ma a sorpresa anche il Napoli è stato punito.
Il Giudice Sportivo colpisce anche il Napoli: ecco il motivo
La decisione ha spiazzato tutti, dato che ci si attendeva che unicamente la società biancoceleste venisse punita per quanto avvenuto venerdì al Maradona. Invece, una sanzione è arrivata anche per il Napoli, anche se non di entità esagerata. Si tratta infatti di una multa di 3.000 euro, cioè un quinto di quanto dovrà pagare la Lazio.
Ma l’ammontare economico dell’ammenda è la parte che meno ha causato perplessità, a dire il vero: è la motivazione a fare discutere. La colpa dei sostenitori del Napoli, si legge nella motivazione del Giudice Sportivo, è di avere “lanciato nel settore occupato dalla tifoseria avversaria una bottiglietta di plastica”. L’episodio, ritenuto dal giudice sufficientemente grave da meritare una multa, è avvenuto al primo minuto del secondo tempo.