Il presidente non si trattiene e, invitato a un evento, ricorda quanto non detto sul Napoli e non solo: le dichiarazioni ai presenti.
La stagione che sta portando avanti la Fiorentina di Vincenzo Italiano sembra avere un doppio volto. Da un lato, infatti, c’è la Serie A e i risultati non stanno impressionando il pubblico più di troppo. Il cammino è stato irregolare e la Viola è dodicesima, posizione che fa presupporre che avrà grosse difficoltà a ottenere un piazzamento nelle coppe europee.
A proposito di queste, però, c’è l’altra faccia. La strada della Fiorentina in campo internazionale si sta rivelando più interessante e potrebbe aprire a nuovi obiettivi stagionali, che mantengano elevato l’entusiasmo. La formazione toscana, infatti, è agli ottavi di finale di Conference League e affronterà i turchi del Sivasspor. È chiaro che i valori tattici favoriscano la squadra italiana, che avrà la ghiotta occasione di proseguire ancora.
Stesso discorso vale per la Coppa Italia. La finale pare essere un traguardo alla portata, perché in semifinale la squadra di Italiano affronterà la Cremonese, la quale ha eliminato dal torneo sia Napoli che Roma ma in campionato ha appena ottenuto una vittoria in 24 giornate, tra l’altro ancora contro i giallorossi. Dall’altra parte ci sarà Inter-Juventus, per cui c’è da dire che fra le tre avversarie la Fiorentina è incappata in quella più facile da affrontare, almeno sulla carta.
Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, è stato ospite alla Facoltà di Economia dell’Università di Firenze in occasione dell’incontro dal titolo “Storia di un’eccellenza imprenditoriale”. L’italoamericano ha parlato della gestione della società sportiva e ha confrontato la sua Viola con le altre squadre che sono parte del campionato di Serie A. Secondo il parere del patron, soltanto due formazioni sarebbero superiori a quella toscana: “Al di fuori di Napoli e Inter, noi siamo alla pari di Juventus, Milan e altre. Tuttavia nessuno lo scrive”.
Secondo il presidente, l’informazione giornalistica presenta dei vuoti, almeno nel caso della sua squadra, perché non ha sottolineato la bontà di alcune operazioni di calciomercato: “Cabral e Jovic li abbiamo pagati 15 milioni di euro e 0 euro, e già ci hanno fatto 20 gol nelle tre competizioni nelle quali siamo in corsa. A Torino nella Juventus Dusan Vlahovic ha appena segnato 10 reti, di cui 2 su calcio di rigore. È la metà esatta dei nostri due attaccanti. In tutto questo noi abbiamo incassato 70 milioni. L’operazione Cabral-Jovic è stata eccellente per noi, quella di Vlahovic non per la Juventus“.
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