Il presidente del Napoli De Laurentiis ha concesso una lunga intervista ad un media sudamericano prima del match di ieri sera con l’Eintracht
Il presidente Aurelio De Laurentiis, al suo solito, dopo il successo contro l’Eintracht Francoforte ha scelto il suo profilo social per comunicare. “Non è mai facile vincere in Champions, soprattutto in Germania e con grande personalità. Bravi tutti!”.
Prima del match il patron azzurro ha parlato anche a ‘TNT Mexico’, una lunga intervista nella quale ha trattato diversi temi e annunciato pure le sue strategie per il futuro prossimo. La sua analisi però è partita dal recente passato: “Avevo previsto sarebbe stata una grande stagione perché quando hai da tanto tempo gli stessi giocatori, anche se bravissimi diventano un po’ demotivati. Quelli che abbiamo individuato attraverso una grande ricerca di scouting si sono dimostrati affidabili. Questo è il Napoli del gruppo e non dei singoli. Ad Osimhen abbiamo affiancato Kim, Kvaratskhelia, Anguissa e gli altri per cui penso che potremo dire la nostra per tanto tempo”, ha continuato De Laurentiis che non si è tirato indietro poi pure su altre questioni.
Napoli, De Laurentiis: “Lozano giocatore straordinario, mi auguro resti a lungo con noi”
Aurelio De Laurentiis ha fatto riferimento anche al sogno dei napoletani: “Maradona ci ha lasciato una grande eredità e questa squadra la sta raccogliendo. Presto la potrà restituire al popolo napoletano che lo sta aspettando da troppo tempo”. Sui piani futuri: “A volte ci sono delle offerte tali da non poter fare a meno di accettarle. Mai dire mai dunque ma secondo me vedremo brillare per molto tempo questi giocatori”.
Il presidente partenopeo ha parlato anche di Hirving Lozano: “Gioca quasi sempre, a me piace molto. Ha cambiato continuamente i suoi agenti, ora incontreremo i nuovi per parlare del futuro. Mi auguro possa rimanere a lungo con noi. Per me è un giocatore straordinario, con fantastiche accelerazione. Fa fare parecchi gol e a volte li segna pure lui”. Il messicano ieri si è aggiudicato anche la palma del miglior giocatore della sfida.
Infine, sulla Superlega: “Si tratta di una grande stupidità, non si può pensare ad un torneo per pochi eletti. La formula UEFA è chiaramente antica e andrebbe cambiata. Mancano i soldi, si gioca troppo e i giocatori appartengono ai club e c’è il rischio di incidenti che nessuno ti ripaga. Si tiene inoltre in scarsa considerazione i tifosi ma senza di essi il calcio muore. La mia idea è di fare un unico torneo internazionale che porti 10 miliardi sul tavolo. L’UEFA potrebbe lasciar fare alle Leghe europee e limitarsi ad un lavoro di segretariato”.