Il Napoli si gode Kvaratskhelia, ma attenzione all’annuncio beffa prima dell’Eintracht di Francoforte. Arrivano le parole a sorpresa
Giornata di vigilia per il Napoli di Luciano Spalletti, che domani sarà di scena a Francoforte per la sfida di Champions League contro l’Eintracht. Una gara complicata per gli azzurri, che arrivano nella prima volta della propria storia da favoriti (o quasi) per il passaggio del turno. L’obiettivo sono i quarti di finale, un risultato mai raggiunto dal club partenopeo, sin dai tempi della Coppa Campioni. E che adesso appare alla portata come poche volte lo era stato in passato.
Complice anche un momento straordinario degli uomini di Luciano Spalletti. Sì Victor Osimhen, ma soprattutto Khvicha Kvaratskhelia. Il georgiano è reduce da una prestazione a dir poco abbacinante, dove ha segnato uno dei gol più belli del nostro campionato. Basterà chiedere conferma al Sassuolo, la cui difesa ha provato invano a fermare la discesa magica dell’ex Rubin Kazan e Dinamo Batumi. Il numero 77 adesso è un punto fermo del Napoli, una gemma che società e tifosi si coccolano dopo averlo scoperto insieme di giornata in giornata. E che sperano, ora, possa rimanere al lungo al Maradona.
De Laurentiis svela tutto su Kvaratskhelia: Napoli, annuncio beffa per i tifosi: “Purtroppo…”
A proposito del georgiano, il presidente De Laurentiis non si è contenuto ai microfoni di ‘Canale 21’. Dalla sala stampa di Francoforte, il vulcanico ADL ha toccato diversi temi: “Per fortuna abbiamo in panchina qualcuno che sappia allenare. Poi non sta a lui conoscere tutti i giocatori del mondo. Il mercato è compito nostro con il direttore. Noi un giocatore lo avevamo già centrato 3 anni fa, quando aveva diciotto anni…”.
L’ammiccamento di De Laurentiis è palesemente per Kvaratskhelia, con il presidente del Napoli che poi rivela: “Purtroppo per colpa del Covid lo abbiamo dovuto prendere dopo, quando invece di costare 10 milioni di euro, ne costava ormai 30”. Una vera beffa per gli azzurri, che però sorridono in egual misura. Anche se più caro del previsto, il georgiano è già un investimento storico per gli azzurri.