Una dimenticanza o una riflessione ragionata? Fatto sta che la notizia non avrà fatto piacere a Lorenzo Insigne, storico capitano del Napoli.
In occasione di Sassuolo-Napoli, mister Luciano Spalletti ha festeggiato le 1.000 partite da allenatore. Un traguardo incredibile, che la dice lunga sull’esperienza accumulata dal tecnico toscano. Proprio questa sta diventando fondamentale per la squadra azzurra. L’allenatore ha preso in eredità una squadra da Rino Gattuso e l’ha potenziata al massimo, incrementando le qualità di alcuni giocatori, come accaduto ad esempio a Stanislav Lobotka e Victor Osimhen, che hanno subito un’evidente evoluzione e hanno migliorato la loro consapevolezza tattica.
Nel contempo Spalletti è così dedito alla sua professione che, ironicamente ma nemmeno troppo, ha commentato il suo traguardo ribattezzandolo in piuttosto mille notti senza dormire. Le stesse che stanno vivendo i napoletani in questa stagione, in senso del tutto positivo. La vittoria di campionato, ancora una volta firmata dal duo Kvaratskhelia-Osimhen, è stata la ventesima in stagione per gli azzurri e avvicina ancora di più il traguardo scudetto.
Nessuno, nemmeno i tifosi, hanno il coraggio di commentarlo come una realtà ad un passo, perché in effetti il campionato è ancora lungo. Tuttavia, la compattezza della squadra azzurra sembra non lasciare spazio a indugi e timori su quello che sarà il risultato finale.
Napoli, Spalletti dimentica Insigne? La dichiarazione post-match del tecnico
Intervenuto in conferenza stampa appena terminata Sassuolo-Napoli, Luciano Spalletti ha commentato l’importanza del contributo di tutti i suoi calciatori per il risultato che il Napoli sta conseguendo. Tuttavia, il tecnico invita a non soffermarsi sui singoli, bensì sul valore del collettivo e soprattutto sul grande lavoro di tutte le parti. Proprio a proposito di ciò fa riferimento agli ottimi risultati e prospettive che aveva la squadra ancora durante la scorsa stagione. Quindi fa l’elenco di coloro che sono partiti e fra questi non menziona Lorenzo Insigne. L’avrà dimenticato?
Intanto ha dichiarato: “Si fa sempre un discorso di collettivo. Anche Zerbin, che ha giocato cinque minuti contro il Sassuolo, li ha fatti bene e si è allenato altrettanto bene. Ha dimostrato che è un calciatore che può stare in qualsiasi squadra di Serie A. Sono convinto che, se fossero rimasti i calciatori dell’anno scorso come Mertens, Koulibaly o Fabian Ruiz, avremmo fatto lo stesso un grande campionato perché questa stagione è figlia di quella passata. Ad alcuni ci vogliono 3-4 anni per vincere, io in un anno dovevo vincere”.