Le parole dell’ex Juventus hanno scatenato molte polemiche tra i tifosi del Napoli e non solo. Ecco la risposta quanto detto da Marocchi.
Lo scivolone di Giancarlo Marocchi, ex difensore di Juventus e Bologna attualmente nella formazione degli opinionisti di Sky, che è nel post partita di Udinese-Sassuolo si era rivolto al tecnico dei neroverdi Dionisi augurandosi che la sua squadra battesse il Napoli per riaprire il campionato, non è passato inosservato. Come logico aspettarsi sono partite le polemiche su più fronti.
Anche il giornalista Enzo Bucchioni, in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto sull’argomento: “Le opinioni di Marocchi non sono influenti per il successo del Napoli. Son problemi suoi. Ciò che conta è solo il merito di questa squadra che deve essere applaudita. Non bisogna mai desiderare il male a qualcuno che fa qualcosa di simile, altrimenti dimostri di non avere alcun rispetto per lo sport. Se Marocchi vuole tifare contro il Napoli, poco importa.”
Bucchioni ha poi continuato: “Questa squadra ha un obiettivo che insegue con determinazione e non lascerà che nessuno glielo tolga. Per chi insegue diventa frustrante vedere il Napoli così dominante, quasi come fosse un gigante della mitologia. Questa è una squadra che è in pieno stato di grazia. E’ andata con una convinzione incredibile contro l’ultima in classifica e ha portato a casa il successo. Cosa deve succedere per fermare questo Napoli?”

Napoli, il paragone di Bucchioni su Kvaratskhelia: “Mi ricorda Kakà”
Il discorso si sposta poi su alcuni singoli, in particolare sul georgiano Kvaratskhelia. Qui Bucchioni azzarda un paragone di quelli decisamente pesanti: “L’impatto di Kvaratskhelia nella storia è unico, ricorda molto l’impatto che ebbe Kakà nel 2003 con il Milan per la sua giovane età e i suoi numeri straordinari.”
Bucchioni però alza la posta: “Ma c’è di più: Kvaratskhelia ha dovuto affrontare molte più difficoltà rispetto a Kakà che proveniva dalla scuola calcistica brasiliana. Kvaratskhelia, invece, è arrivato dal contesto georgiano e nonostante ciò ha fatto la sua entrata in Serie A come se fosse sempre stato qui, dimostrandosi unico e straordinario.”