Osimhen, oggi, è protagonista di un particolare retroscena di mercato. Il Napoli, prima di prenderlo, aveva pensato ad altri due attaccanti.
Una stagione, fin qui, da incorniciare. E la sensazione che il meglio debba ancora arrivare. Il Napoli gongola, dopo i tanti risultati positivi ottenuti in Italia e in Champions League. In campionato gli azzurri sono primi con 13 punti di vantaggio rispetto all’Inter. Un gap che Luciano Spalletti proverà ulteriormente a migliorare nelle prossime settimane. In Europa, invece, è arrivata una comoda qualificazione agli ottavi di finale da testa di serie.
Un rendimento eccezionale, reso possibile dalle scelte fatte in sede di mercato dal club e dal lavoro quotidiano portato avanti dal tecnico originario di Certaldo. Il presidente Aurelio De Laurentiis ed il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, ad esempio, hanno puntato su elementi giovani e poco conosciuti agli occhi dei tifosi per sostituire i 4 senatori andata via. Una scelta rivelatasi vincente, capace di rendere il gruppo ancora più competitivo rispetto al passato.
Il mister, dal canto suo, ha conferito alla squadra una precisa identità di gioco migliorando i giocatori a disposizione sotto ogni aspetto. Stupisce, in tal senso, la crescita di Stanislav Lobotka diventato il faro principe della squadra. Una presenza costante, che la dirigenza ha intenzione di blindare attraverso il nuovo rinnovo di contratto. A fornire prestazioni super è stato anche Victor Osimhen, protagonista di un particolare aneddoto di mercato.
Napoli, il retroscena su Osimhen
I partenopei lo hanno preso dal Lille nel 2020 per una spesa complessiva di 70 milioni ma in realtà il suo sbarco in città sarebbe potuto avvenire già nel 2019. Stando a quanto riportato nell’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’, in quell’anno la società si era attivata con l’obiettivo di prendere un centravanti. Il preferito era Karim Benzema, ma la trattativa finì presto su un binario morto. Stesso discorso per Erling Haaland, che disse “no” alla proposta azzurra.
Il mirino di Giuntoli, qualche mese più tardi, si spostò quindi su Osimhen con esiti decisamente migliori. La punta, con i 17 gol e i 4 assist totalizzati in 21 apparizioni complessive, è il simbolo del Napoli che, da qui fino a giugno, intende regalare ai propri tifosi quante più soddisfazioni possibili. La Coppa Italia è andata, restano le due portate principali: scudetto e Champions. Osimhen, finito nel mirino del Manchester United, ci crede. Mai come quest’anno i tifosi possono davvero sognare in grande.