Considerata l’annata del Napoli e gli affari che ha realizzato il Ds Giuntoli fra giugno e gennaio, le parole che giungono nei suoi riguardi suonano come inattese.
Il percorso che il Napoli sta realizzando nella stagione 2022-23 è davvero sorprendente. La squadra di Luciano Spalletti è prima in classifica con 13 punti di vantaggio sull’Inter, posizionata come seconda. Nel frattempo ha dalla sua anche la possibilità di proseguire ancora l’avventura in Champions League: disputerà la gara d’andata degli ottavi di finale contro l’Eintracht Francoforte il 21 febbraio e chiuderà la giornata in casa a marzo.
Indubbiamente uno dei grandi meriti è da attribuire anche al lavoro del direttore sportivo, Cristiano Giuntoli, insieme al suo staff. L’attenzione posta a sostituire con i profili tecnicamente validi e corrispondenti ai parametri finanziari del club ha portato in rosa Kvaratskhelia e Kim Min-Jae fra gli altri e più recenti.
Così tante sono le luci che molte ombre del passato sono state spente e/o dimenticate. A rimarcarle ci ha pensato Carlo Pellegatti, noto giornalista di fede rossonera, il quale è intervenuto al podcast ‘Santo Catenaccio’. Innanzitutto ha analizzato il momento difficile del Milan: “Ha perso il vero fuoriclasse della scorsa stagione, ovvero l’identità di gioco. Va ritrovata, altrimenti sarà davvero dura”.
Pellegatti su Giuntoli: “È bravo ma ricordiamo quando…”
Pellegatti è intervenuto commentando anche le varie mosse di calciomercato, facendo riferimento in tale ambito all’operato dal Napoli: “Oggi gli azzurri sono considerati un esempio come lo scorso anno lo era il Milan. Il Napoli viene elogiato con tanti complimenti e frasi che incensano, ovvero la cessione di Koulibaly e l’acquisto di Kim e l’aver incassato soldi. Ok. Viva Giuntoli e viva il Napoli e i suoi dirigenti. Poi però, attenzione…”.
Perché attenzione? Perché Pellegatti sottolinea trattative passate che di certo non hanno riscosso grande successo: “Possono anche capitare stagioni dove prendi i vari Manolas, Verdi o anche Petagna a 35 milioni di euro e fallisci tutto. Bisogna avere equilibrio. Giuntoli di certo non era uno sciocco, quando ha preso quei calciatori e adesso per tutti invece è bravo. Non si può ricordare solo l’ultimo calciomercato, ogni stagione fa storia a sé…”.