Il Napoli si gode il suo percorso, specialmente in Serie A, ma ancora una volta è stato tirato in ballo in situazioni esterne. L’ultima notizia arrivata.
Il Napoli si gode il suo percorso tra la Serie A, dove occupa il primo posto in classifica, e la Champions League che a breve ripartirà con i suoi appuntamenti. Proprio in un impegno extra campionato, tuttavia, è accaduto un fatto spiacevole che ha riguardato direttamente il club azzurro. Ecco di cosa si è trattato.
Il Napoli ha giocato l’ultimo match, in Serie A, contro la Roma. E adesso si sta preparando al meglio per affrontare domenica alle ore 12:30 lo Spezia di Luca Gotti. La concentrazione per il prossimo impegno è dunque massima, ma il club partenopeo è stato coinvolto in un’altra questione.
A distanza, in realtà, e in Coppa Italia, pur essendo stata la squadra di Luciano Spalletti eliminata già diversi giorni fa dalla Cremonese di Davide Ballardini. Ecco allora cos’è accaduto. Un fatto increscioso che ancora una volta torna a far parlare di sé un parte di tifoseria.
Napoli, il coro arriva da San Siro: ecco cos’è accaduto al termine di Inter-Atalanta in Coppa Italia
Le tifoserie in Serie A, specialmente nell’ultimo periodo (ma purtroppo non solo), stanno facendo parecchio parlare di sé. Quanto accaduto in Autostrada, tra i tifosi del Napoli e quelli della Roma, ha colpito l’attenzione di molti e ha fatto interrogare gli organi della Serie A, così come quelli al Governo.
Eppure le faide e gli scontri, anche verbali e a distanza, non sembrano voler diminuire. A tal proposito, ad esempio, ai tifosi partenopei residenti in Campania è stata vietata la trasferta in Liguria per la gara contro lo Spezia. E l’ultimo episodio è arrivata nella serata di ieri, da San Siro, al termine del match di Coppa Italia tra l’Inter e l’Atalanta.
Perché i tifosi nerazzurri, così come riferito da ‘CalcioNapoli24.it’, hanno intonato nuovamente un coro ben preciso. “Vesuvio erutta”, è stato cantato a gran voce, cosa tra l’altro che già è avvenuta in occasione di Inter-Napoli dello scorso 4 gennaio. Un comportamento dunque che non riesce ad essere debellato.