Lobotka è uno dei protagonisti assoluti della grande stagione del Napoli, ma Antonio Cassano dice di essere più colpito da qualcun altro.
I ragazzi di Spalletti stanno stupendo tutti in questa stagione, e al momento niente e nessuno sembra in grado di togliere loro lo scudetto. Tra i vari Anguissa, Osimhen e Kvaratskhelia, però uno dei grandi leader tecnici della squadra partenopea è lo slovacco Stanislav Lobotka. Il 28enne centrocampista di Trencin si è rivelato la vera pedina fondamentale del Napoli, anche se non tutti sembrano d’accordo.
Se vogliamo parlare di numeri, la sua stagione fin qui è stata da 26 presenze complessive, con 1 gol e 1 assist. Ma in realtà i numeri da guardare per Lobotka sono altri. Come ad esempio la percentuale di passaggi riusciti, pari al 97%, la più alta di tutta la Serie A. Non stupisce allora che il centrocampista slovacco sia anche indicato tra i possibili partenti in estate. Su di lui, infatti, sono planati sguardi importanti.
Su tutti, quello del Real Madrid, che nel giocatore del Napoli pare aver individuato l’erede naturale di Luka Modric. L’affare si farà? È ancora presto per dirlo, ma di sicuro De Laurentiis punta a incassare una bella cifra, di molto superiore ai 21 milioni versati al Celta Vigo nel gennaio 2020. Tuttavia, di Lobotka in queste ore si sta parlando anche per l’ennesima sprezzante sentenza di Antonio Cassano alla ‘Bobo Tv’.
Napoli, Cassano senza peli sulla lingua su Lobotka
In realtà, l’ex attaccante barese ha detto chiaro e tondo di essere un grande fan di Lobotka, che secondo lui è “il giocatore in assoluto più importante” del Napoli. Ma durante l’ultima diretta Twitch della ‘Bobo Tv’, Antonio Cassano ha voluto aggiungere un’ulteriore considerazione sulla squadra e sul lavoro di Spalletti. “Il suo vero colpo di genio – ha detto – in realtà è Meret, e non solo come portiere”.
L’ex Roma e Sampdoria ha spiegato di essere molto sorpreso da come l’allenatore toscano ha lavorato sul portiere friulano, che a inizio stagione sembrava non poter essere nemmeno titolare. “Spalletti lo fa giocare con i piedi, cosa che detestava. Adesso fa passaggi di 30-40 metri, aperture, si prende rischi!”. Tutto questo in aggiunta a una costante qualità tra i pali e parate importanti, “ ma lui lì è sempre stato forte”.