Luciano Spalletti rivela dei particolari sulla stretta di mano con Massimiliano Allegri che ha generato delle polemiche
Il Napoli la scorsa settimana ha battuto la Juventus con un meraviglioso 5-1, che ha permesso ai partenopei di andare a +10. Un distacco che è aumentato di ulteriori 15 punti dopo la sentenza riguardo il processo plusvalenze. C’è ancora il Collegio di Garanzia del CONI a cui il club bianconero può appellarsi, anche se appare complicato un ribaltamento totale della sentenza. E così, la Juve sarebbe fuori totalmente dalla corsa scudetto che diventerebbe una questione a tre tra Napoli, Milan e Inter.
Ciò che ha alimentato le polemiche dopo la partita tra Napoli e Juventus, è stata la stretta di mano di Luciano Spalletti e Massimiliano Allegri a fine partita. L’allenatore bianconero stava lasciando il terreno di gioco dirigendosi negli spogliatoi, ma è stato raggiunto da Spalletti in modo abbastanza comico per la stretta di mano. Una scena diventata anche virale sui social: tanti sono stati i meme pubblicati dai tifosi su Instagram e Twitter. Ed è inevitabile che abbia scatenato anche delle polemiche.
La verità di Spalletti su Allegri
La Gazzetta dello Sport, nell’edizione di oggi, ha pubblicato dei messaggi Whatsapp tra Sebastiano Vernazza e Luciano Spalletti per chiarire la situazione, con l’allenatore partenopeo che ha acconsentito alla pubblicazione: “La scena è particolare, ma c’è da aspettarselo quando c’è uno buffo di mezzo. Mi stava dando fastidio il fatto che Allegri se ne stesse andando senza salutare”. Poi continua: “Non si tratta dello stadio, delle milioni di persone che ci guardavano. C’eravamo io e lui e dovevamo salutarci come ho sempre fatto quando ho perso. Ho preso tanti insulti, ma non ho mai rotto le scatole a nessuno”.
Insomma, parole chiare che chiudono la polemica dell’ultima settimana. Già altre volte Spalletti si è reso protagonista del ‘saluto’ con l’allenatore avversario. Come per esempio a Mosca, contro lo Spartak, quando Rui Vitoria lo salutò solo quando vinse la partita. Una cosa che proprio non andò giù all’allenatore del Napoli, che decise di non ricambiare il saluto.