L’ex calciatore e tecnico della Juventus si è espresso in maniera netta sul big match di questa sera tra il Napoli e i bianconeri di Allegri
Sono tanti gli interventi in queste ore che riempiono gli approfondimenti sportivi. L’attenzione è capitalizzata naturalmente dalla sfida di questa sera tra il Napoli e la Juventus. La sfida del Maradona monopolizza la giornata di Serie A. Il match mette i classici punti dal valore specifico doppio.
Effettuare un pronostico è un esercizio sempre complicato, specie in questa situazione, con il Napoli che ha prontamente reagito alla sconfitta con l’Inter e i bianconeri che senza riuscire ad impressionare hanno comunque raggiunto una solidità importante. Sulla partita si è espresso in queste ore anche Antonello Cuccureddu.
Juventus, Cuccureddu: “Guardo la formazione del Napoli e penso serva un’impresa alla formazione di Allegri”
Durante il programma ‘Marte Sport Live’, su ‘RadioMarte’ è intervenuto Antonello Cuccureddu. L’ex allenatore e calciatore della Juventus si è mostrato piuttosto scettico in merito ad una vittoria della sua vecchia squadra sul Napoli. Il 73enne sardo ha spiegato la sua visione.
“Il calcio ha insegnato che tutto può succedere tuttavia ritengo serva una vera e propria impresa alla Juventus per battere il Napoli. Lo dico leggendo la probabile formazione della squadra di Luciano Spalletti”, ha detto Cuccureddu, un passato nella Juventus soprattutto da calciatore tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli Ottanta, con 298 presenze.
L’ex calciatore bianconero ha insistito soprattutto su un aspetto nell’analisi fornita nel corso del collegamento su ‘Radio Marte’. “Mi auguro che la Juventus possa centrare un’impresa ma l’organico sappiamo qual è ed in questo momento poi bisogna fare a meno degli infortunati”.
Infine, sul valore del risultato di stasera: “La partita è fondamentale per la squadra di Allegri. Sette punti di distacco sul primo posto sono tanti. Serve un risultato importante per continuare a sperare e sognare”, ha concluso Cuccureddu. La parola passerà adesso al terreno di gioco, il giudice unico e supremo.