Giacomo Raspadori ha parlato ai microfoni di ‘Dazn’ prima del big match con la Juventus confidando le sue emozioni legate al Maradona
A poche ore dalla gara tra Napoli e Juventus con cui si aprirà il penultimo turno del girone d’andata, a ‘Dazn’ ha parlato Giacomo Raspadori. L’attaccante classe 2000 degli azzurri ha rilasciato alcune dichiarazioni alla piattaforma britannica. L’ex Sassuolo ha introdotto al match del Maradona con qualche sua frase.
Il calciatore è subentrato dalla panchina nelle ultime due partite. Alla ripresa dopo la pausa, l’attaccante di Bentivoglio è entrato sul terreno di gioco a circa mezz’ora dalla fine nella gara vinta dai nerazzurri di Simone Inzaghi mentre ha giocato soltanto gli ultimi istanti di gara nella sfida di Genova contro la Sampdoria in cui la formazione di Spalletti ha raccolto il primo successo del nuovo anno solare.
Napoli, Raspadori accende la gara con la Juventus: “Ho sempre sognato gare come questa e il Maradona ti trasmette la giusta tensione”
Giacomo Raspadori nel corso dell’intervista concessa a ‘Dazn’ ha spiegato la sua decisione di trasferirsi al Napoli: “Ha rappresentato la mia prima scelta perché ho sentito in maniera forte l’interesse della società, del direttore ma anche di Spalletti con cui ho parlato prima di arrivare qui. Sentivo fosse il momento giusto per compiere questo passo. Stiamo esprimendo il calcio migliore. Questo per un calciatore è il massimo. Anche la città è bellissima. Svegliarsi la mattina e vedere il mare da Posillipo è una cosa alla quale noi emiliani non siamo abituati”.
Al calciatore è stato chiesto anche di immaginare di diventare il protagonista della sfida di venerdì tra azzurri e bianconeri: “Ho sempre sognato gare come questa. La mia passione è giocare a calcio e farlo in uno stadio come il Maradona lo è ancora di più. Davanti a questo pubblico c’è la tensione giusta. Si fatica a vedere il proprio nome su una maglia, figuriamoci su quella del Napoli così prestigiosa ed indossata da grandi calciatori”.
Infine, l’attaccante ha spiegato la scelta di prendere la maglia numero 81: “Prima di me è arrivato il Cholito Simeone e ha scelto la maglia numero 18, quella che avevo al Sassuolo e alla quale ero molto legato poiché è la mia data di nascita. A quel punto ho deciso di invertire le cifre approfittando anche del fatto che 081 è il prefisso di Napoli”.