Cristiano Ronaldo al Napoli era stato un possibile trasferimento della scorsa estate, ma non si concetizzò. Adesso sappiamo però il motivo.
Ormai è deciso: la presentazione di ieri ha finalmente ufficializzato il clamoroso passaggio di Cristiano Ronaldo all’Al Nassr, nel campionato saudita. Un’operazione nota da tempo, annunciata da ‘Marca’ circa un mese fa, che porterà nelle casse dell’attaccante portoghese un bottino non da poco. Parliamo di 200 milioni di euro all’anno per due stagioni, e poi un nuovo accordo come testimonial del calcio saudita fino al 2030, oltre a 30 milioni di commissioni all’agente Ricardo Regufe.
Un contratto da sogno, anche se in un campionato di secondo piano, per un giocatore di 37 anni svincolatosi clamorosamente dal Manchester United durante i Mondiali. Secondo molti, Ronaldo non era più all’altezza di una big del calcio europeo, e il portoghese non voleva accettare riduzioni di ingaggio. L’Arabia Saudita è diventata dunque l’unica opzione praticabile per lui, che inizialmente era stato nel mirino anche del Napoli.
Col senno di poi, l’idea di portarlo al Maradona era veramente assurda e con praticamente nessuna possibilità di successo, viste le richieste economiche del lusitano. Eppure per un po’ la notizia di mercato tenne banco, e ci furono anche contatti reali. La scorsa estate, infatti, Jorge Mendes aveva proposto CR7 al club partenopeo, che aveva successivamente fatto un’offerta. La trattativa non si è ovviamente concretizzata, e oggi sappiamo anche perché.
Cristiano Ronaldo al Napoli: svelato perché fallì la trattativa
“Sono stato cercato da molti club” ha rivelato Ronaldo nella conferenza stampa di presentazione all’Al Nassr. Il portoghese non ha fatto precisazioni sui nomi, ma a tanti tifosi del Napoli è venuto in mente anche il club azzurro. Ci ha pensato ‘Il Mattino’, quest’oggi, a spiegare perché il trasferimento di CR7 al Maradona fallì, la scorsa estate. Com’è prevedibile, il problema principale furono le richieste del giocatore.
Il costo del cartellino, all’epoca ancora di proprietà del Manchester United, non era granché proibitivo, considerato che i Red Devils volevano sbarazzarsi in fretta di Ronaldo. De Laurentiis sarebbe stato pronto ad accettare lo scambio per fare una plusvalenza con Osimhen allo United, ma il vero ostacolo era lo stipendio di CR7. La cifra era pari a 23,5 milioni di euro netti all’anno che, per quanto inferiore al suo stipendio alla Juventus, era comunque troppo alta per il Napoli. De Laurentiis avrebbe voluto fosse lo United a coprire interamente l’ingaggio, e qui la trattativa si è arenata.