Atalanta in difficoltà alle porte della ripresa del campionato, e Gasperini esplode. Sentiamo cosa ha detto l’allenatore ai giornalisti.
Le cose non vanno benissimo per l’Atalanta, in questo momento. Dopo le esaltanti stagioni precedenti, dall’anno scorso la Dea sembra un po’ in difficoltà, con un rinnovamento che stenta a maturare. E adesso Gasperini esplode, dopo la sconfitta in amichevole per 1-0 contro l’AZ Alkmaar, che non fa ben sperare per la ripresa del campionato di Serie A. Il 4 gennaio, l’Atalanta affronterà in trasferta lo Spezia.
La squadra bergamasca è solo sesta in classifica nel campionato italiano, a pari merito della Roma settima, con 27 punti, cioè meno 14 dal Napoli capolista. Contro i partenopei, Gasperini ha anche perso in casa il primo scontro diretto della stagione, conclusosi sul 2-1 per gli ospiti lo scorso 5 novembre, con reti di Osimhen ed Elmas. Risultati abbastanza sotto tono, se consideriamo quanto speso in estate per giocatori come Soppy, Ederson, Lookman e Hojlund.
La tensione si fa sentire in casa Atalanta, e Gasperini ha spesso dimostrato di non essere un allenatore che le manda a dire. Infatti, dopo l’ultima sconfitta si è lamentato furiosamente con i giornalisti per il trattamento riservato alla sua squadra. “Oggi per me l’Atalanta non è una squadra che può dire di andare in Europa o in Champions” ha dichiarato.
Atalanta, Gasperini furioso: “Non siamo da Europa”
Una reazione innanzitutto alle pressioni che, secondo lui, la stampa avrebbe messo ingiustamente addosso alla sua squadra, a dispetto dell’effettivo valore. “Le mie scelte sono completamente diverse da quelle che leggo” dice, rivolgendosi ai giornalisti. “Non è vero che l’obiettivo che mi sono prefissato è quello di andare in Europa” spiega, chiarendo che secondo lui l’Atalanta non è al livello delle top squadre della Serie A.
Ma la sua è tutt’altro che una condanna della squadra, anzi Gasperini ne vuole esaltare il reale valore. “Quest’anno è passato come un fallimento, quando è stato il sesto miglior campionato della storia. Non dimentichiamo che in questa stagione siamo stati per 10 giornate nei primi due posti della classifica” ha aggiunto. La preoccupazione principale dell’allenatore torinese è di tenere l’Atalanta al riparo da critiche e pressioni eccessive, permettendo ai suoi giocatori di riprendere la stagione concentrati sul proprio compito e non sul soddisfare le ambizioni della stampa.