Dopo la vittoria al Mondiale, in molti hanno iniziato a ritenere Messi superiore a Maradona. Oggi è arrivata la risposta di Ancelotti.
Dai primi anni del 2000 si sono divisi la scena e i trofei, catalizzando su di loro i riflettori. Parliamo di Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, reduci da un Mondiale vissuto in maniera diametralmente diversa. Il portoghese, dopo un buon inizio, è andato incontro a diverse prestazioni incolori che lo hanno fatto finire in panchina ed una prematura eliminazione già ai quarti. L’argentino, invece, si è caricato la propria squadra sulle spalle conquistando la coppa.
Lo ha fatto, la “Pulce”, dando un contributo fattivo in fase realizzativa: 7 reti e 3 assist in 7 presenze complessive. Numeri che, unita al successo nella finale ai danni della Francia, gli sono valsi il titolo di Mvp del torneo. Il sorpasso decisivo ai danni del rivale lusitano, la cui carriera dovrebbe proseguire in Arabia Saudita, è quindi avvenuto ed in molti, adesso, hanno iniziato a ritenerlo superiore persino a Diego Armando Maradona.
Un paragone improbo, difficile e per certi versi anche scomodo rispetto al quale Carlo Ancelotti non intende pronunciarsi. Al tecnico del Real Madrid, nel corso della conferenza stampa odierna che precede la partita contro il Valladolid, è stato chiesto infatti un suo parere sull’argomento. Pronta la replica del diretto interessato. “Di sicuro ‘Messi è il migliore della storia’ non uscirà dalla mia bocca”.
Messi, Ancelotti non lo considera il migliore della storia
L’allenatore, in seguito, è andato avanti motivando il proprio pensiero. “Ogni epoca ha avuto i suoi grandi calciatori. Io mi sono divertito grazie a tanti bravi calciatori, alleno ogni giorno il Pallone d’Oro. E ho visto giocare Cruyff, Maradona..”. Capitolo chiuso, per Ancelotti. Per diversi addetti ai lavori, invece, la questione è destinata ad andare ancora avanti. Sia per Messi che per Ronaldo, in ogni caso, è tempo di guardare avanti.
L’argentino, dopo la conquista della Coppa in Qatar, è tornato in Argentina dove si trova tuttora per celebrare insieme al proprio popolo. A Parigi, stando a quanto riferito da Cristophe Galtier del PSG, dovrebbe tornare ad inizio gennaio tuttavia una data specifica non è stata ancora indicata. Il contratto che lo lega al club transalpino scade a giugno ma il Paris Saint Germain proverà a trattenerlo per almeno un altro anno. Ronaldo, dal canto suo, a breve sosterrà le visite mediche con l’Al Nassr. Il canto del cigno, per lui, ma ben retribuito (200 milioni all’anno).