Un ex calciatore del Napoli, in un’intervista, ha parlato della propria esperienza in azzurro rivelando un aneddoto.
Il Napoli si sta preparando alla ripresa del campionato. Il 4 gennaio è in programma la trasferta sul campo dell’Inter quinta a -11 dalla vetta e nell’occasione la capolista proverà a ricominciare subito forte, così da frustare i propositi di rimonta del Milan terza (a -8) e della Juventus terza (-10). Proprio di questa gara ha voluto parlare un’ex azzurro. Il quale, in seguito, ha rivelato anche quali sono state le emozioni provate al momento di dover lasciare il club.
Si tratta di Francesco Colonnese, al Napoli dal 1995 al 1997 per un totale di 54 apparizioni complessive con indosso la maglia dei partenopei. Due anni ricchi di emozioni rimasti ancora nel cuore, come da lui stesso rivelato nel corso dell’intervista esclusiva rilasciata ai microfoni della trasmissione ‘Si Gonfia la Rete’. “Quando arrivai al Napoli per sostituire Fabio Cannavaro? Me lo ricordo bene. Non è stato facile arrivare e sostituire un giocatore come lui in una piazza molto dal palato fino come quella di Napoli”.
In seguito le strade si divisero, con la società che decise di puntare su altri profili e Colonnese obbligato così a rientrare alla Roma. “Il rimpianto è stato quello di non essere riscattato dal Napoli, andai via piangendo”. Il rapporto che lo lega alla squadra, in ogni caso, resta forte e secondo lui la formazione di Luciano Spalletti partirà con i favori dei pronostici nel big match che andrà in scena allo stadio “Meazza”.
Napoli, Colonnese elogia Spalletti
Il motivo è da ricercare nella qualità di gioco espressa finora dalla formazione di Luciano Spalletti, apparsa a tratti ingiocabile per gli avversari. Le amichevoli perse nei giorni scorsi per mano del Villarreal e del Lille hanno tolto un po’ di serenità nell’ambiente tuttavia Colonnese è convinto che il tecnico sarà fornire le giuste motivazioni ai propri giocatori.
“Fino ad oggi ha giocato bene meritando il primo posto in classifica vincendo anche partite toste su campi difficili. C’è grande curiosità perché affronta una squadra forte come l’Inter”. Poi, ecco il commento secco che di certo non farà piacere a Simone Inzaghi: “Se il Napoli è allo stesso punto di prima della sosta, non c’è partita perché è più forte”. Il tempo delle parole, intanto, è quasi giunto al termine. Il 4 gennaio è sempre più vicino.