Ndombele ha messo benzina nel motore con la sosta, è pronto a prendersi il Napoli. Spalletti si gode la sua “variante” dal 4 gennaio
Non sono solo Bereszynski e Contini, che torna prima dalla Sampdoria per aumentare ancora di più le certezze tra i pali in attesa di conoscere il futuro di Sirigu, i rinforzi per il Napoli a gennaio. C’è anche un innesto interno: Tanguy Ndombele che, dopo un’estate trascorsa ai margini al Tottenham, ha potuto finalmente concentrarsi sulla preparazione.
Le sconfitte contro il Villarreal e il Lille hanno alimentato un po’ di preoccupazione soprattutto tra i tifosi. In realtà in casa Napoli la sconfitta ha ovviamente generato delusione anche per come è arrivata nella ripresa ma era tutto previsto, nella natura delle possibilità.
Le gambe non sorreggevano la mente, il Napoli tra Antalya e Castel Volturno ha aumentato i carichi di lavoro e ha fatto allenamento anche nella mattinata della partita, sia contro il Villarreal che contro il Lille. L’input era non farsi male, non rischiare su contrasti e seconde palle e anche a livello tattico la squadra era messo in campo senza rinunciare al pressing alto, quindi con l’obbligo di correre quando l’avversario superava la prima linea di pressione.
Ci sono anche buone notizie per il Napoli da questa sosta anomala: la più importante riguarda Tanguy Ndombele.
Spalletti ha una “variante” per il 2023: Tanguy Ndombele
Il Napoli nella prima parte della stagione ha compiuto un percorso da marziani, l’ha fatto riuscendo a superare anche assenze illustri in momenti diversi, come quelle di Anguissa, Osimhen e Kvaratskhelia.
Anguissa ha caratteristiche uniche, nessuno ha la sua fisicità, la capacità di pulire palloni, garantire equilibrio senza far mancare talvolta i suoi inserimenti, come accaduto in occasione dei gol contro Torino e Liverpool.
Spalletti nella prima parte della stagione ha schierato Ndombele al posto di Anguissa, lavorando sull’atteggiamento di squadra per costruire un equilibrio diverso. Il Napoli così ha vinto contro Bologna, Roma e Glasgow Rangers.
Nella prima parte della stagione Ndombele ha totalizzato 737 minuti realizzando un gol e un assist, tutti in Champions League. Sprazzi di qualità e sostanza, luci di calciatore d’alto livello che s’accendevano a tratti ma da gennaio Ndombele può rappresentare una variante per il Napoli.
Ha potuto finalmente godere di circa un mese di lavoro, ha fatto a dicembre quello che le vicissitudini del mercato gli hanno tolto a luglio e agosto. Durante le amichevoli è parso tra i più in forma, può essere il giocatore che può uscir meglio dalla sosta. Ha regalato colpi di talento, giocate ad alto spessore fisico dimostrando che se sta bene nel bodycheck è molto complicato da abbattere.
La storia parla chiaro: la variante Ndombele può essere preziosa
Del resto la sua storia parla chiaro: se sta bene, può fare la differenza. Non può essere un caso che nel 2019 il Tottenham per prenderlo dal Lione abbia sborsato 60 milioni più 10 di bonus.
Sono bastati pochi mesi in maglia azzurra per rivalutarsi al punto da rientrare nelle possibili idee di Deschamps per sostituire Pogba al Mondiale.
La variante Ndombele può incidere anche sui piani del Napoli per il prossimo mercato estivo. Il club di De Laurentiis l’ha preso in prestito con diritto di riscatto fissato a 32 milioni, l’ingaggio è condiviso col Tottenham. Al momento sarebbe complicato pensare ad un futuro in maglia azzurra perché lo stipendio è alto ma, se la sua stagione dovesse essere straordinaria, magari Ndombele potrebbe convincersi a non cambiare di nuovo ambiente accettando anche un taglio dello stipendio.
Nel frattempo Spalletti se lo gode, può essere un’arma preziosa soprattutto come vice Zielinski, assicurando tanta qualità anche nella parte finale dell’azione, in particolare nella rifinitura. Nelle sue migliori annate al Lione ha garantito 7-8 assist a stagione, negli ultimi sei mesi di passione per il Napoli potrebbero anche fare la differenza.