Il centrocampista dell’Inter è terminato per la seconda volta al centro delle polemiche a causa di un video che indigna non solo il suo paese
Il campionato del Napoli ripartirà dalla sfida contro l’Inter. Un match estremamente importante per la squadra di Simone Inzaghi, rimasta molto attardata in classifica. Altrettanto atteso però in casa partenopea. Un successo contro i nerazzurri invierebbe un segnale fortissimo sul campionato nella giornata del ritorno in campo.
Sulla sponda nerazzurra queste ore sono segnate in maniera particolare da alcuni video spuntati fuori. A far parlare non sono soltanto le immagini in cui Steven Zhang e Piero Ausilio sono protagonisti di un siparietto ma anche quelle che hanno ripreso Marcelo Brozovic. Il centrocampista croato è al centro di tante polemiche in virtù di alcuni festeggiamenti con i suoi compagni di nazionale.
Inter, il video virale trascina Marcelo Brozovic e i suoi compagni di nazionale al centro delle polemiche
Nel video che sta facendo discutere oltre al centrocampista dell’Inter Marcelo Brozovic è ben riconoscibile anche il difensore Dejan Lovren. I due sono tra i protagonisti di un filmato diventato virale sul web in quanto i calciatori della nazionale di Dalic gridano “Za dom spremni”, ovvero “pronto per la patria”.
Parole accompagnate anche da un inequivocabile gesto con la mano, simbolo di un saluto utilizzato dal movimento fascista degli Ustascia durante la seconda guerra mondiale. Le parole, come riporta ancora ‘La Gazzetta dello Sport’, rappresentano l’inizio di una canzone dei Thompson, una band locale il cui frontman è considerato un neonazista.
L’episodio segue quello altrettanto controverso capitato dopo la vittoria ottenuta nei quarti di finale, ai calci di rigore, contro il Brasile. In quel caso, la nazionale croata cantava un’altra canzone dei Thompson. Questa faceva riferimento alla ‘Herceg-Bosnia’, una comunità croata in voga durante la guerra dei Balcani tra il 1991 e il 1994, che è stata riconosciuta e condannata come progetto criminale dal Tribunale penale internazionale dell’Aia. La Croazia ha chiuso il Mondiale in Qatar al terzo posto.