Sul paragone tra Messi e Armando Maradona tanto in auge in queste ore è intervenuto pure l’ex Rettore della Federico II Guido Trombetti
Il confronto tra Lionel Messi e Diego Armando Maradona è esploso negli ultimi giorni. Non che per anni non sia andato in scena, ma il cammino dell’Argentina nel Mondiale ha reso ancora più forte il dubbio amletico inerente i due.
Lionel Messi ha chiuso un cerchio, riuscendo a coronarsi a Doha con la vittoria del Mondiale. Questa volta, la ‘Pulce’ è riuscita a trascinare l’Argentina con le sue magie e il suo contributo è stato tangibile pure in occasione della finale di ieri, vinta ai calci di rigore contro la Francia, assente per buona parte della gara e riemersa in pochi minuti. Messi–Maradona, Maradona–Messi. Non si parla d’altro e lo ha fatto anche l’ex Rettore dell’Università Federico II Guido Trombetti.
Paragone Messi-Maradona, Trombetti: “Diego rimane l’immagine della genialità assoluta ma Lionel è autocostruttivo”
Il cattedratico napoletano ne ha parlato a ‘Radio Marte’. Nel corso del suo intervento, Trombetti è stato chiaro: “Chi dice che Messi non è neanche un laccio della scarpa di Diego per me è ingeneroso. Negli ultimi venti anni è stato il più grande di tutti. Ha vinto sette Palloni d’Oro, coppe europee ed ora anche il Mondiale. Discuterlo come stella assoluta sarebbe davvero assurdo”, ha detto l’ex Rettore dell’Università Federico II di Napoli.
Guido Trombetti poi ha continuato nella sua analisi: “Il paragone è improponibile. Parliamo di epoche e personalità differenti. Maradona è rimasto al vertice per sei o sette anni ma Messi lo è da quindici. Diego era sicuramente autodistruttivo mentre Lionel no, anzi è autocostruttivo. In fondo al mio cuore sono ancora convinto che ‘el Pibe de Oro’ sia ineguagliabile ma non ha senso fare certi confronti. I due hanno giocato con altre regole, in altri momenti e in campionati differenti. Quello che è sicuro è che Diego rimane il genio assoluto del calcio. Genio e sregolatezza. A Messi, che ha dimostrato di saper vincere anche un Mondiale, cosa altro possiamo chiedere?”.