Arrivata la sentenza dell’avvocato della Corte di Giustizia sulla Superlega. Batosta inattesa per l’ex presidente della Juve Agnelli.
Oggi doveva essere il giorno della verità. E così, in effetti, è stato. L’avvocato generale presso la Corte di giustizia dell’Unione Europea, Athanasios Rantos, infatti, ha espresso il proprio parere riguardante il progetto della Superlega portato avanti dalla Juventus, dal Barcellona e dal Real Madrid. Una sentenza non vincolante (ma comunque significativa) che, di fatto, affossa le speranze dei tre club di dare vita alla nuova competizione.
Le regole della Uefa, in base alle quali qualsiasi nuova competizione è soggetta ad approvazione preventiva, sono state ritenuti compatibili con il diritto alla concorrenza. L’organizzazione presieduto da Aleksander Ceferin, quindi, sarà libera di impedire alle società di partecipare alla manifestazione e sanzionare i giocatori che accetteranno di giocarla. La partita resta ancora aperta (la Corte si pronuncerà in merito a marzo). Ora, però, la strada che porta alla nascita del torneo è ancora più in salita.
Un progetto nato sotto una cattiva stella, sin dal principio. Dopo l’annuncio ufficiale datato 19 aprile 2021, la maggior parte delle squadre ha poi preferito fare un passo indietro alla luce delle polemiche generatesi e delle ritorsioni economiche paventate dalla Uefa. In corsa sono rimasti, come detto, soltanto la Vecchia Signora e le due spagnoli le quali hanno provveduto ad effettuare alcune modiche rispetto alla prima versione del sistema. Cambiamenti non sufficienti, però, per ottenere una sentenza favorevole.
Superlega, la sentenza di Santos è una mazzata
L’opinione dell’avvocato greco, è bene sottolinearlo, non risulta vincolante per la Corte. Spesso però (addirittura in 4 casi su 5) la commissione finisce per confermare le sue riflessioni. Ecco perché per la Juventus, il Barcellona ed il Real Madrid ora la vicenda si complica. E non di poco. La Uefa intanto, subito dopo aver appreso la notizia, ha rilasciato un comunicato dichiarandosi soddisfatta per l’esito della sentenza.
“Rafforza il ruolo centrale delle federazioni nella protezione dello sport, sostenendo i principi fondamentali del merito sportivo e dell’accesso aperto a tutti i nostri membri. Il calcio in Europa rimane unito e fermamente contrario alla Superlega, o a qualsiasi proposta separatista, che minaccerebbe l’intero ecosistema sportivo europeo”. Ceferin esulta. Per Andrea Agnelli, dimessosi dalla carica di presidente dei bianconeri a causa dell’inchiesta “Prisma”, le delusioni sembrano non finire mai.