Le parole del presidente gettano un ombra sul futuro. I tifosi sono preoccupati: quelli del Napoli, ma non solo.
Questa prima parte di stagione è senz’altro da ricordare per la famiglia De Laurentiis. Il Napoli è primo in classifica in Serie A dopo un’inizio di stagione praticamente perfetto. Anche in Champions League la squadra azzurra sta stupendo tutti: qualificazione ottenuta con largo anticipo e girone terminato davanti alla corazzata Liverpool.
Anche lato Bari, altra squadra di proprietà della famiglia De Laurentiis, ci sono grandi sorrisi. I galletti, dopo un periodo di appannamento, hanno messo a segno due successi consecutivi e adesso sono al terzo posto, a soli 3pt dalla Reggina che occupa l’ultimo spot per la promozione diretta. Un’eventuale promozione dei biancorossi potrebbe non essere così improbabile. Sarebbe però un evento che, per altri motivi, preoccupa e non poco la famiglia De Laurentiis.
In caso di promozione infatti i De Laurentiis sarebbero costretti a cedere una delle due squadra. In verità ciò sarebbe già dovuto avvenire, ma un recente cambio della norma ha spostato di qualche anno il divieto di comproprietà. Ma la situazione è chiara: nel 2028 si deve decidere, ma se il Bari dovesse essere promosso allora la deadline diventerebbe la prossima estate.
Napoli e Bari, Luigi De Laurentiis: “Situazione frustrante”
“Il regolamento sulle multiproprietà è frustrante.” le dichiarazioni di Luigi De Laurentiis, attuale presidente del Bari e figlio del presidente del Napoli Aurelio, riportate dal sito GianlucaDiMarzio.com. “Però lo sappiamo. Alla fine l’imprenditoria è anche questo. E’ rischio di impresa. Un imprenditore deve puntare a affari difficili sperando che si concretizzino.”
De Laurentiis jr. ha poi continuato: “Il calcio italiano attira grandi interesse da parte di fondi e privati. Noi stiamo costruendo un buon franchise. Lo stiamo ricostruendo bene. Dobbiamo arricchirlo sempre di più, nel modo più importante. Al momento però posso dire che non ci sono trattative e la cosa, visto il problema del regolamento sulle multiproprietà, è frustrante.”