Non certo un parere piacevole quello che arriva dal Brasile nei confronti dell’ex tecnico del Napoli Carlo Ancelotti.
Il Mondiale che si sta concludendo in Qatar ha certificato, tra le altre cose, il fallimento del Brasile. I verdeoro, cinque volte campioni del mondo, falliscono l’ennesimo tentativo di mettere la sesta stella. Sono ormai 20 anni che non si affacciano ad una finale, con una generazione, quella di Neymar, che ha raccolto ben pochi sorrisi con la nazionale.
Anche il CT Tite ha fallito e ha quindi deciso di lasciare la nazionale. Dopo il ko contro la Croazia ai quarti di finale è immediatamente partito il nuovo corso. Da decidere però chi sarà il nuovo commissario tecnico incaricato di puntare alla vittoria del Mondiale 2026 in Messico, Stati Uniti e Canada.
Le voci circolate negli ultimi giorni avevano portato ad un’ipotesi decisamente clamorosa: un CT straniero. Tra i vari nomi fatti anche quello dell’ex allenatore del Napoli e attuale tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti. Un nome suggestivo, visto che si tratterebbe della prima esperienza del tecnico con una nazionale, ma che ha immediatamente diviso l’opinione pubblica brasiliano. Attorno all’ipotesi si è formato infatti immediatamente un partito di contrari, capeggiato dall’ex Pallone d’Oro Rivaldo.
Brasile, Rivaldo contro l’ipotesi Ancelotti: “La nazionale a chi ha sangue verdeoro”
“Non concordo assolutamente con chi sostiene l’idea di un commissario tecnico straniero per il Brasile. Sarebbe una mancanza di rispetto.” le parole di Rivaldo riportate dall’Ansa. L’ex Milan e Barcellona ha poi spiegato meglio la sua posizione: “Ci sono tantissimi allenatori brasiliani in grado di poter fare benissimo in nazionale. E poi portare qui un allenatore straniero non ti da mica la certezza di vincere il prossimo Mondiale!”
Da parte di Rivaldo nessuna apertura in tal senso: “Ogni tecnico sono sicuro che preferirebbe essere campione con la propria nazionale. Non devono certo venire qui da noi che il Mondiale l’abbiamo vinto per cinque volte. Sicuro hanno più bisogno di noi di grandi tecnici. La nazionale brasiliana è nostra e deve essere guidata da chi ha sangue brasiliano nelle vene.”