Dichiarazioni sulla Juventus che sono destinate a far discutere quelle del giornalista ai microfoni di TVPlay.it
La situazione della Juventus sta tenendo banco in queste settimane. Dopo le dimissioni del CDA, la fine dell’era Andrea Agnelli e le notizie riguardanti la giustizia sportiva, in casa bianconera il clima non è certamente dei migliori. Allegri, al momento confermato anche dalla nuova dirigenza, dovrà isolare il gruppo e far si che i calciatori bianconeri si concentrino solo sul campo.
A dare un po’ di notizie positive all’ambiente bianconero ci ha pensato Antonello Angelini che, ai microfoni di TVPlay.it, ha ‘ridimensionato’ il caso plusvalenze: “Quello che dice il pubblico ministero ha lo stesso valore di quello che dice l’avvocato. Il tifoso, non conoscendo il linguaggio giuridico, non può cogliere queste cose e i giornali non fanno molto per rendere la cosa chiara. Ci dovrebbe essere un movimento di tifosi per far si che le cose cambino.”
“Fino ad ora è stata chiesta l’interruzione di Andrea Agnelli dal CDA.” ha continuato. “Questa è la cosidetta custodia cautelare. Lui si è dimesso per questo motivo. Se le cose le spieghiamo così vedete come cambiano? Come cambia la percezione? Ad oggi un giudice terzo ha detto che sulle plusvalenze non c’è nulla. Sulle mensilità non si è potuto ancora esprimere. Ricordate Calciopoli? Sembrava dovesse crollare il mondo del calcio e invece le cose si sono rivelate diverse.”
Juventus, il parere del giornalista: “Non facciamo come calciopoli”
Antonelli insiste su questo paragone con Calciopoli: “Anche lì il quadro iniziale sembrava essere un disastro. Poi è cambiato: non ci sono state partite truccate, gli arbitri non sono stati condannati e così via. Tutti dicevano che lo stadio dovesse crollare e invece non è crollato nulla.”
Il discorso si sposta poi sugli arbitri: “Le cose che non vanno nel mondo degli arbitri sono altre. Prendiamo il VAR. Io vorrei un VAR a chiamata. Due volte a partita. Migliorerebbe tantissimo le cose. Il direttore di gara deve prendersi la responsabilità delle sue scelte. Qui tante volte ci siamo trovati di fronte a decisioni giuste da parte dell’arbitro che sono poi state corrette dal VAR.”