Al Napoli, qualcuno si aspettava qualcosa di più da questo inizio di stagione, e i fatti recenti sembrano confermare che lo sarebbe meritato.
A volte anche i professionisti sbagliano. E probabilmente se tornassero indietro prenderebbero una strada diversa. Un discorso simile è emerso in questi giorni relativamente proprio a un giocatore del Napoli, che di sicuro si aspettava qualcosa di diverso in questa stagione, viste le sue prestazioni recenti.
A suggerire un pentimento di un attaccante partenopeo è stata la ‘Gazzetta dello Sport’, che ha spiegato che forse le cose sarebbero potute andare in maniera differente. Nel mirino c’è un attaccante del Napoli, peraltro uno che sta brillando particolarmente in questa stagione, pur giocando poco. Ma non è questo il problema evidenziato dal quotidiano milanese, anzi nel discorso il Napoli non ha proprio alcuna responsabilità.
Si parla di una punta che, alla sua prima stagione in azzurro, ha infatti stupito un po’ tutti, totalizzando 6 gol in 13 partite, anche se spesso da subentrato. Giovanni Simeone non può certamente essere deluso dalla sua annata al Napoli fin qui, eppure la ‘Gazzetta’ sostiene che qualcun altro potrebbe essersi pentito della scelta fatta col giocatore.
Scaloni pentito? Col Cholito del Napoli sarebbe potuta essere un’altra Argentina
Quel qualcuno è Lionel Scaloni, il ct dell’Argentina, che nelle scorse settimane ha deciso di lasciare a casa il Cholito, non convocandolo per i Mondiali in Qatar. L’Albiceleste notoriamente abbonda di grandi attaccanti, ma poche prime punte vere, e visto il tremendo esordio contro l’Arabia Saudita, forse questo tipo di alternativa avrebbe fatto comodo.
“Uno che usa la panchina come trampolino e gioca col cuore in mano e la testa lucida” scrive il quotidiano, riferendosi all’Argentina. In attacco, i sudamericani possono contare su Messi, Lautaro, Dybala, Alvarez, Di Maria e Angel Correa, ma nessun centravanti. Per Giovanni Simeone, però, nessun problema: in questi giorni si gode le vacanze a Buenos Aires con la moglie Giulia.