Di Lorenzo, autore di un’ottima stagione fin qui con il Napoli, dal ritiro della Nazionale ha rilasciato alcune inattese dichiarazioni.
Per il Napoli, adesso, è tempo di rifiatare e godersi i tanti successi ottenuti in questa prima parte della stagione. Gli azzurri, sia in campionato che in Champions League, si sono resi protagonisti di una cavalcata quasi perfetta: appena 2 partite pareggiate (Fiorentina e Lecce) e una sola persa, per mano del Liverpool in trasferta ed ininfluente in termini di classifica. Per il resto, la squadra di Luciano Spalletti ha conquistato soltanto vittorie.
Un ruolino di marcia che conferma la bontà del lavoro fatto in estate dal club e quanto sia stato giusto sottoporre la rosa ad un pesante restyling. La scelta di far partire diversi big e puntare forte su elementi sconosciuti al grande pubblico, inizialmente contestata da una larga fetta della tifoseria, ha prodotto fin da subito i dividendi sperati. Garantendo, al tempo stesso, nuova linfa alla rosa partenopea.
A prendersi i riflettori è stato soprattutto Khvicha Kvaratskhelia (8 reti e 10 assist in 17 apparizioni) ma tutti i nuovi acquisti, in questi mesi, sono riusciti a fornire un buon contributo alla causa. A risaltare, diventando uno dei simboli del nuovo Napoli assemblato dal presidente Aurelio De Laurentiis e dal direttore sportivo Cristiano Giuntoli, è stato pure Giovanni Di Lorenzo divenuto ad agosto il capitano della formazione.
Napoli, Di Lorenzo parla della fascia da capitano
Una fascia che, come spiegato da lui stesso dal ritiro della Nazionale, gli trasmette ogni volta grandi emozioni. “Come è avvenuta la nomina? È stata una scelta di Spalletti col gruppo, per me è davvero un orgoglio indossarla. Ogni giorno sto dando tutto me stesso per dimostrarmi all’altezza di questo ruolo”.
Al terzino, schierato sempre titolare dal tecnico Spalletti nelle 21 gare affrontate dal Napoli, è stato poi chiesto se il motivo alla base dei successi della formazione sia da ricollegare all’assenza di big all’interno dello spogliatoio. “Non sono d’accordo, anche lo scorso anno c’era un bellissimo gruppo. Nessuno si sentiva più avanti. Naturalmente quest’anno grazie ai risultati stiamo prendendo più consapevolezza”.