Kvaratskhelia è ancora ai box ma spera di esserci contro l’Udinese. Il suo rientro è stato rallentato da una specifica norma.
È in programma oggi la ripresa degli allenamenti per il Napoli. Gli azzurri, reduci dalla vittoria ottenuta ai danni dell’Empoli, si ritroveranno al centro sportivo di Castel Volturno con l’obiettivo di preparare al meglio la gara contro l’Udinese. Quella di sabato rappresenta l’ultima giornata di campionato prima della sosta dovuta ai Mondiali e la capolista intende chiudere questo primo scorcio della stagione nel migliore dei modi.
In campo, quindi, andrà la migliore formazione possibile e sono diversi i dubbi che il tecnico Luciano Spalletti deve ancora sciogliere. Uno, in particolare, riguarda Khvicha Kvaratskhelia ancora ai box per colpa della lombalgia acuta rimediata nel corso della sfida persa per mano del Liverpool il primo novembre. Il georgiano, costretto a saltare i match contro l’Atalanta e i toscani, nelle ultime ore ha fatto dei sensibili passi in avanti tuttavia il club non intende bruciare le tappe.
La squadra, nonostante la sua assenza, ha infatti continuato ad esprimersi ad alti livelli centrando vittorie importanti in ottica scudetto. Ecco perché all’ex Dinamo Batumi verrà concesso tutto il tempo necessario per guarire al 100% ed evitare possibili ricadute. Il calciatore, dal canto suo, vorrebbe esserci. Sviluppi sono attesi a stretto giro di posta. Intanto, è stata fatta luce su uno specifico fattore che ha rallentato il suo processo di guarigione.
Napoli, Kvaratskhelia ancora in dubbio contro l’Udinese
Lo staff medico, per accelerarne il rientro, avrebbe potuto fargli delle iniezioni con siringhe di cortisone. Una sostanza, quest’ultima, che gli organi competenti considerano alla stregua del doping. Da qui la decisione dei sanitari azzurri, stando a quanto riportato nell’edizione odierna de ‘La Repubblica’, di evitare qualsiasi tipo di rischio ed elaborare un apposito “percorso terapeutico personalizzato”.
L’impatto dell’ala sinistra nella nuova realtà è stato devastante. Per lui 8 reti e 10 assist in 17 apparizioni complessive. Un ottimo bottino, a cui vanno poi aggiunte tante belle giocate in favore dei compagni e in fase di recupero del pallone. Il suo nome, inevitabilmente, è finito nell’agenda dei principali top club europei. Il Napoli, però, è pronto a blindarlo per renderlo, sempre di più, uno dei simboli del nuovo corso. Tra le parti la sintonia è totale. Il matrimonio è destinato a durare a lungo.