La Juve nella giornata odierna ha ricevuto un’altra brutta notizia: il bilancio stilato dal club bianconero continua a far discutere.
La vittoria ottenuta sul Lecce ha rappresentato soltanto una panacea, i cui effetti sono svaniti nell’arco di poche ore. La Juventus, in seguito, è tornata a vivere giorni complicati e a ricevere brutte notizie. In primis, quella riguardante Paul Pogba e il suo nuovo infortunio rimediato in allenamento. Uno stop inatteso, che lo obbligherà a saltare il Mondiale e a tornare a disposizione di Massimiliano Allegri soltanto a gennaio.
Anche a livello societario, poi, le cose non stanno andando come sperato. Sul club, infatti, pendono come una spada di Damocle le possibile conseguenze dell’inchiesta condotta dalla Procura di Torino sul caso plusvalenze. Il presidente Andrea Agnelli, di recente, ha tenuto a rapporto i dipendenti confermando la bontà delle operazioni effettuate e spiegando di aver agito “nel rispetto delle norme che regolano le materie finanziarie”.
Il quadro, però, resta negativo. La lente d’ingrandimento, come noto, è finita sui bilanci legati alle stagioni 2018/19, al 2019/20 e al 2020/21. Documenti in cui, secondo l’accusa, sono state riscontrate numerose anomalie. E non finisce qua. Perché nemmeno la commissione nazionale per le società e la borsa, come spiegato da ‘La Stampa’, ritiene corretti i conti della Vecchia Signora.
Juve, anche la Consob stronca i conti bianconeri
Secondo la Consob, in particolare, il bilancio d’esercizio al giugno 2021 della Juventus risulta “non conforme alle norme che ne disciplinano la redazione”. Inoltre, non convincono nemmeno le valutazioni assegnate ai calciatori. La Juventus, dal canto suo, non intende mollare. Il primo passo è consistito nel far sapere al quotidiano che “valuterà le azioni a tutela dei propri diritti presso le competenti autorità giurisdizionali”.
Ulteriori sviluppi sono attesi a breve. Intanto nel registro degli indagati, oltre ad Agnelli, sono stati iscritti il vice presidente Pavel Nedved, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene e l’ex direttore sportivo Fabio Paratici. Diversi i reati ipotizzati, tra cui false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato. Il rischio è quindi quello di andare incontro ad una maxi-multa e a dei punti di penalizzazione. L’ennesima mazzata, in una stagione fin qui tribolata. Agnelli si prepara a difendersi. Le prossime saranno settimane fondamentali per il club.