Il Napoli di oggi ricorda quello del primo Scudetto? Ne è sicuro un attaccante che il titolo in azzurro l’ha vinto…
Questo Napoli fa sognare. Sono settimane che i tifosi azzurri stanno godendo dei risultati di una squadra che sembra non volersi fermare, che va avanti come un treno asfaltando chiunque le si pari davanti. E cosi anche nel weekend appena trascorso, nella sfida contro il Sassuolo è emersa nuovamente proprio la forza di una squadra costruita bene e che segue in maniera attenta tutti quelli che sono i dettami tattici di Luciano Spalletti.
Una squadra che sta anche stupendo, soprattutto dopo aver vissuto un’estate dove le polemiche non sono state poche. Al netto degli addii di giocatori importanti (da Insigne a Mertens passando per Koulibaly), la società ha lavorato bene in sede di calciomercato, ed ora si stanno raccogliendo tutti i frutti. Il sogno porta un nome, e si chiama Scudetto. C’è chi all’ombra del Vesuvio il titolo l’ha vinto, e non ha paura a portare all’attenzione dei paragoni anche abbastanza forti.
Napoli, Bruno Giordano non ha dubbi: spunta un paragone…
Tra quelli che possono vantare la vittoria di un titolo con la maglia del Napoli c’è anche l’ex attaccante Bruno Giordano, che alla città partenopea è rimasto molto legato anche dopo la fine della sua avventura da calciatore. E cosi proprio lui, intervenuto ai microfoni de ‘Il Mattino’ ha avanzato un paragone importante, che aumenta anche l’entusiasmo di una piazza come quella azzurra.
“Rivivo quei momenti, i nostri giorni magici. Vedendo il Napoli in campo, ascoltando i discorsi dei tifosi e cogliendo il loro entusiasmo in città”, le parole di Giordano. “C’è un gruppo veramente unito e lo vedi dai comportamenti. Non si pensa al singolo, c’è l’atmosfera giusta – dice Giordano a ‘Il Mattino’ – nello spogliatoio perché si accettano le decisioni di Spalletti, che dà adeguato spazio a ogni componente della rosa”.
L’ex bomber ha proseguito la sua disamina richiamando alla memoria anche quello che era l’atteggiamento di quello che era il suo Napoli: “Guardate i ragazzi dopo un gol. Si abbracciano tutti, a prescindere da chi segna. Anche per noi era così. Festeggiavamo Diego ma anche Volpecina, Bruscolotti, Ferrario”.