Juventus, i guai non finiscono mai. Stavolta l’accusa è pesantissima: la rivelazione arriva direttamente dall’ex presidente del club.
La Juventus di Andrea Agnelli è finita nell’occhio del ciclone. Oltre che per i risultati negativi e per l’uscita prematura dalla Champions League, il club bianconero deve fare i conti con l’inchiesta Prisma ed anche con alcune ultime rivelazioni che rischiando di far scoppiare l’ennesimo caso.
A vuotare il sacco, stavolta, è stato l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti che, intervenuto ai taccuini del ‘Corriere della Sera’ ha rilasciato una lunga intervista toccando diversi temi. Rivelazioni che potrebbero mettere nei guai la società piemontese che, ancora una volta, è chiamata a difendersi dall’ennesima accusa.
Moratti accusa la Juventus: l’intervista al ‘Corriere della Sera’
Di seguito uno stralcio delle dichiarazioni dell’ex numero uno del club nerazzurro: “Mazzola ha detto che io mi consultavo con moggi? Non è andata proprio così. Quello che è vero è che Moggi voleva venire all’Inter, ma io non gli ho mai detto che lo volevo da me in maniera esplicita. Non l’avrei mai preso. Il motivo? La Serie A era manipolata e noi eravamo le vittime. A vincere doveva essere la Juventus”.
Poi ha continuato: “E se proprio non vinceva la Juventus allora toccava al Milan. E’ una vergogna perché si è imbrogliato sui sentimenti della gente, dei tifosi. E’ stata una grossa forma di disonestà. Gli scudetti tolti alla Juve? Lo rivendico con convinzione, anche perché so che la cosa fa arrabbiare gli juventini. Quello scudetto è stato il risarcimento minimo per i furti subiti. All’Inter spetterebbe molto di più”.