Gesto straordinario di Osimhen dopo Roma-Napoli: lo steward Matteo racconta cosa è successo all’esterno dell’Olimpico
Si continua a parlare di Roma–Napoli, il posticipo di domenica che ha regalato l’ennesima super vittoria agli azzurri. Stroardinario Victor Osimhen, che ha deciso la partita con una rete bellissima; la squadra di Luciano Spalletti ha surclassato l’avversario, chiuso nella propria area di rigore con tutta la squadra e incapace di tirare verso la porta di Alex Meret.
Osimhen protagonista quindi, in campo e non solo. In queste ore infatti si sta parlando moltissimo di quanto accaduto subito dopo la partita allo Stadio Olimpico. In primis è stato immortalato in compagnia di Abraham: i due hanno parlato del match seduti sul muretto. Ma in quello stesso posto è accaduto anche un altro splendido episodio. Lo ha raccontato il suo amico Oma Akatugba su Twitter e riguarda l’incontro fra il nigeriano e uno steward pazzo di lui. Serie A News ha intervistato il ragazzo di nome Matteo ed è venuta fuori una storia fantastica.
Osimhen cuore d’oro: è successo dopo Roma-Napoli
Il ragazzo ha incontro Oma alla fine del match e dopo aver capito chi fosse gli ha chiesto di realizzare il suo sogno: incontrare e scattare un selfie con Osimhen. Quando Victor è arrivato, i tre si sono seduti per scambiare due chiacchiere. L’arrivo della responsabile degli steward ha rovinato tutto: la signora ha chiesto al ragazzo di togliersi la pettorina e di andare via perché è vietato fermarsi a parlare con i giocatori, a quel punto è intervenuto il giocatore.
🔥 #Osimhen protagonista indiscusso di #RomaNapoli
🎙 Matteo, il giovane steward che l’ha incontrato all’#Olimpico: “L’incontro con Victor al mio primo giorno di lavoro. Si è infuriato quando ha saputo quanto mi pagano” 😡
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— serieAnews.com (@serieAnews_com) October 25, 2022
Ecco le dichiarazioni del ragazzo a Serie A News: “Victor si è alzato ed ha chiesto spiegazioni alla donna, chiedendole perché avesse avuto quella reazione: ‘He is my brother, è qui con me. Perché fai così?’. Non riuscivo ad accettare che mi stessero cacciando fuori. Lui mi ha chiesto ‘Quanto ti pagano?’ e ho provato a tranquillizzarlo. A me incontrarlo era bastato, ma lui ha insistito. Gli ho detto la cifra e lui ha iniziato a dare di matto, non riusciva ad accettare che fossi trattato in quel modo per una cifra del genere. Ha detto ad Oma di scrivermi, ha aggiunto che si sarebbe occupato lui della situazione e di non preoccuparmi”.