La Juventus si è rilanciata dopo la vittoria sul Torino ma una questione preoccupa l’ambiente: un top verso l’addio.
Per capire se le difficoltà sono ormai alle spalle, bisognerà attendere altri crash-test. Intanto, però, il patto stipulato durante il ritiro ha prodotto i primi risultati positivi per la Juventus. I bianconeri, grazie alla vittoria ottenuta ai danni del Torino, si sono rilanciati in campionato allontanando le critiche generatesi subito dopo la disfatta di Haifa. Il club ora può respirare e preparare nel migliore dei modi la prossima gara, in programma venerdì contro l’Empoli.
Nell’occasione Massimiliano Allegri dovrebbe ritrovare Federico Chiesa, ormai ripresosi del tutto dai postumi dell’operazione che lo ha tenuto fermo in questi mesi. L’ex Fiorentina da ormai qualche giorno ha iniziato a lavorare insieme al resto del gruppo, inviando diversi segnali positivi allo staff medico e all’allenatore. Il quale, a breve, valuterà se inserirlo nella lista dei convocati oppure concedergli ulteriore tempo per recuperare al 100%. Buone notizie in arrivo anche dal fronte Paul Pogba, che conta di rientrare nel match del 25 ottobre che vedrà la Vecchia Signora fare visita al Benfica.
Un crocevia fondamentale, che la squadra non può permettersi di fallire pena una clamorosa eliminazione già nella fase a gironi della Champions League. Il successo nel derby ha restituito nuovo vigore alla Juventus, che adesso avrà bisogno del contributo effettivo di tutti i tesserati per uscire in maniera definitiva dalla crisi, compreso quello di Leonardo Bonucci costretto a vivere uno dei periodi più complicati da quando si è trasferito a Torino.
Juventus, gelo tra Allegri e Bonucci: il difensore può essere ceduto
I rapporti tra il capitano ed il mister, stando a quanto riportato nell’edizione odierna de ‘La Stampa’, sono “freddi” con Allegri che addirittura non si opporrebbe ad una sua partenza a gennaio. Il calciatore, dal canto suo, “non vuole lasciare la Juventus”. Difficile che il divorzio vada in scena alla riapertura del mercato. Più probabile, invece, che le parti proseguano insieme almeno fino a giugno per poi valutare insieme la soluzione ritenuta più soddisfacente.
Riflessioni saranno inevitabili, per due motivi: Bonucci (non utilizzato da Allegri due volte in campionato) a maggio compirà infatti 36 anni. Il suo contratto, inoltre, scade a giugno 2024. Per pensare al futuro, in ogni caso, c’è tempo e l’infortunio subito da Gleison Bremer rimetterà Bonucci al centro del progetto bianconero. Con buona pace di Allegri. Una tregua d’acciaio quanto temporanea, per un bene superiore: riportare la Juventus alle vette a cui è abituata.