Il Napoli si gode Kvaratskhelia ma in passato un altro allenatore aveva messo nel mirino il georgiano classe 2001.
Un carro armato inarrestabile. Il Napoli, fin qui, ha avuto un rendimento che rasenta la perfezione. In campionato, ad esempio, gli azzurri sono primi in classifica a quota 23 punti mentre in Champions League sono arrivate 4 vittorie in altrettante gare disputate. Un ruolino di marcia impressionante, che conferma la bontà delle scelte fatte dal club sul mercato. I nuovi innesti stanno fornendo un contributo concreto alla causa ma a prendersi i riflettori è stato soprattutto Khvicha Kvaratskhelia.
Il georgiano, preso per circa 10 milioni dalla Dinamo Batumi, è giunto in città ad agosto da sconosciuto agli occhi dei tifosi preoccupati dopo l’addio di Lorenzo Insigne. Timori subito spazzati via dal classe 2001 originario di Tbilisi, ambientatosi al meglio nella nuova realtà e diventato nel giro di poco tempo una delle colonne portanti del nuovo Napoli costruito dal presidente Aurelio De Laurentiis.
Qualità e quantità costanti, sia in fase di recupero del pallone che in quella di realizzazione. L’ala sinistra, quando parte, dà la sensazione di poter far male alle difese avversarie e creare qualcosa di pericoloso in qualsiasi momento: 7 reti ed altrettanti assist in 13 presenze il bottino totalizzato dal calciatore, seguito in passato da Maurizio Sarri.
Napoli, Sarri voleva Kvaratskhelia ai tempi della Juventus
Il tecnico, come riportato da ‘Il Messaggero’, aveva iniziato a seguirlo con interesse sin da quando sedeva sulla panchina della Juventus. Gli input lanciati, però, non si sono rivelati sufficienti per convincere la dirigenza bianconera a puntare forte su Kvaratskhelia. L’illuminazione vincente, invece, l’ha avuta il direttore sportivo azzurro Cristiano Giuntoli abile a chiudere la trattativa in poco tempo attraverso la preziosa intermediazione di Cristian Zaccardo.
Per il Napoli quello del georgiano si tratta dell’ennesimo acquisto azzeccato, che va ad aggiungersi a quelli di Kim Min-jae (finito di recente nel mirino del Manchester United) e Giacomo Raspadori. Fruttuoso anche l’investimento fatto su Giovanni Simeone. Spalletti può quindi sorridere. La dirigenza non sbaglia un colpo, la conquista di qualche trofeo non appare affatto impossibile.