Llorente gela i tifosi del Napoli: la confessione è da non credere

Lo spagnolo Fernando Llorente ha rivelato durante un’intervista un retroscena che riguarda il Napoli e un attaccante oggi alla Juventus.

Nonostante la Juventus non viva il suo momento più redditizio in termini di risultati in Serie A, resta una squadra dal grande appeal e alla grande competitività. L’aspetto positivo è stato, tra i vari, il tesseramento di Arek Milik, il quale già sta contribuendo con le sue reti a giustificare l’investimento dei bianconeri.

Llorente e De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis e Fernando Llorente (LaPresse)

Il club di Andrea Agnelli era sulle tracce dell’attaccante polacco già ai tempi della sua parentesi napoletana, quando Aurelio De Laurentiis ne realizzò l’investimento in sostituzione di Gonzalo Higuain, trasferitosi proprio a Torino.

Tuttavia, l’esperienza al Napoli non andò nel migliore dei modi. A causa di pesanti infortuni, Arek Milik ha vissuto fasi alterne sebbene non gli sia mancato mai il gol. E infatti, dopo aver trascorso una sola stagione al Marsiglia, la Juventus ha fatto in modo che ritornasse in Serie A.

Milik esulta
Arek Milik, Juventus (LaPresse)

Napoli, senti Llorente: “Milik sognava la Juventus già quando era in azzurro”

A ‘La Gazzetta dello Sport’ ha rilasciato un’intervista Fernando Llorente, ex attaccante sia del Napoli che della Juventus, il quale ha rivelato un retroscena proprio circa il collega polacco: “Della Juve se ne parlava già quando eravamo insieme a Napoli. Arek già allora sognava la maglia bianconera. Nel periodo in cui Milik e io ci allenavamo da soli, lui mi chiese un consiglio e io gli dissi: “La Juve è un club pazzesco. Se ti chiama, vai al volo”.

D’altronde, Milik non ha mai nascosto il corteggiamento della Juventus ma all’epoca il Napoli ne impedì il trasferimento, essendo in piena trasformazione proprio del reparto offensivo e per non cedere un altro giocatore di grande talento a una diretta avversaria. A 28 anni, tuttavia, Milik ha dalla sua tutto il tempo per recuperare quello perduto.

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