Napoli, c’è un buona notizia per mister Luciano Spalletti. L’annuncio in diretta radiofonica è una manna dal cielo: buone notizie in arrivo.
Per la SSC Napoli è un momento più che positivo. Il club di Aurelio De Laurentiis ha sostituito alla grande i senatori dello spogliatoio che hanno salutato in estate. Grazie ai nuovi innesti giunti in estate, i partenopei sono riusciti a costruire una squadra solida che ha infiammato l’ambiente, decisamente scoraggiato dopo gli addii di Ospina, Koulibaly, Ghoualm, Malcuit, Fabian Ruiz, Insigne e Mertens.
L’uomo del momento, oltre al super Kvaratskhelia, è senza dubbio Matteo Politano. L’attaccante azzurro, decisivo contro i Rangers in Champions League e contro il Milan in campionato, ha regalato ai tifosi le emozioni più grosse delle ultime settimane. C’è, però, una nota dolente che ha rovinato il magic moment del giocatore, ovvero un infortunio alla caviglia rimediato proprio a San Siro.
Napoli, infortunio Politano: parla l’ex medico della Nazionale italiana
Oltre al danno, anche la beffa. Per Politano, infatti, la gioia per la chiamata della Nazionale di Roberto Mancini per le sfide contro Inghilterra ed Ungheria in Nations League è durata davvero poco. Giunto a Coverciano per il raduno dei calciatori dell’Italia, lo staff medico della Nazionale italiana l’ha rispedito a Napoli a causa delle sue condizioni fisiche.
A tal proposito, ai microfoni di ‘Radio Punto Nuovo’, è intervenuto Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale italiana. Di seguito uno stralcio del suo intervento: “Che Politano e Pellegrini abbiano avuto problemi evidenti è sotto gli occhi di tutti – ha esordito -. Poi spetta al buon senso dello staff medico azzurro non rischiare i calciatori che sono al limite. Devono tutelare il calciatore e le società. L’infortunio di Politano? E’ un trauma distorsivo della caviglia che dipende, però, dal tipo di lesione rimediata”. Poi conclude: “Se non ho visto male mi sembra un trauma che ha interessato i legamenti esterni della caviglia. Se la distorsione è lieve tornerà in campo molto velocemente. I tempi si allungano molto solo se si tratta di casi più gravi e non mi sembra questo il caso”.