Napoli, l’ex allenatore non ha dubbi: lanciato l’allarme in diretta

Un entusiasmo palpabile ed importante, quello che sta circondando il Napoli in queste ore. L’ex allenatore azzurro, però, ha lanciato l’allarme per i prossimi mesi. 

Il Napoli ha cominciato la stagione col piede giusto, al netto delle critiche in estate hanno esacerbato gli animi all’interno della piazza partenopea. Gli addii importanti di giocatori come Insigne, Mertens, Koulibaly, Ghoulam, hanno creato un allarme importante tra i tifosi, convinti di vedere smantellata una squadra senza, però, riuscire a ricostruire un gruppo valido e competitivo.

Giacomo Raspadori esulta
Giacomo Raspadori (LaPresse)

Ad oggi, invece, pare la società abbia operato nel modo corretto. Alcuni dei nomi approdati in azzurri, da Kvaratskhelia a Raspadori, passando per Kim ed Olivera, stanno dimostrando il loro valore, e di fatto i risultati sono arrivati. Il Napoli segna tanto, subisce poco ed ha anche ritrovato in Alex Meret un elemento più che valido per la porta.

Navas non è arrivato, ma l’ex estremo difensore della Spal ha messo in chiaro la volontà di voler dimostrare a tutti di meritare il posto da titolare, soprattutto dopo l’addio di Ospina.

Ottavio Bianchi pensieroso
Ottavio Bianchi (LaPresse)

Napoli, Ottavio Bianchi predica calma: allarma in diretta

E cosi, quando siamo arrivati alla metà del mese di settembre, si è creato un entusiasmo davvero importante attorno alla squadra di Luciano Spalletti. Motivato, considerando i risultati, ma serve comunque mantenere la calma e non lasciarsi andare ad un disequilibrio che spesso condiziona la piazza partenopea.

E’ questo, in sostanza, l’allarme lanciato in diretta a ‘Radio Kiss Kiss Napoli’, dall’ex allenatore azzurro Ottavio Bianchi. “Le prestazioni del Napoli sono buone, con umiltà e qualità è stato trovato un organico di primo ordine. C’è molto entusiasmo, starà a chi di dovere raffreddarlo un po’, visto che si è appena cominciato”, ha spiegato l’ex allenatore. Calma e sangue freddo, il diktat suggerito dall’allenatore del primo Scudetto azzurro.

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