Il giornalista Condò ha già voltato lo sguardo oltre soffermandosi sull’analisi del big match di domenica a San Siro tra Milan e Napoli
Il Napoli pensa alla Champions League ma dopo il confronto di mercoledì con i Glasgow Rangers, l’attenzione tornerà immediatamente sul campionato. Il pareggio dell’Atalanta ha permesso alla formazione di Luciano Spalletti di raggiungere i bergamaschi in cima alla classifica. L’altra squadra al vertice è il Milan, prossimo rivale dei partenopei.
Il pezzo forte del prossimo turno sarà rappresentato proprio dal confronto tra rossoneri e napoletani. Una sfida già di per sé ricca di fascino ma pesante pure per l’attualità tra due compagini che sono scattate bene dai blocchi. Il match di San Siro di domenica sera sarà condizionato da un aspetto.
Il primo grande scontro diretto del campionato vedrà di fronte Milan e Napoli. Un match che si preannuncia vibrante ma che dovrà fare i conti con le assenze. Entrambe le formazioni, infatti, saranno prive di due dei principali calciatori in rosa.
Il giornalista Paolo Condò ha commentato sulle colonne di ‘Repubblica’ il big match di domenica sera. Una partita che perde già due dei principali protagonisti e che in qualche modo influenzerà l’evoluzione della gara.
“Milan e Napoli hanno raggiunto la vetta ma domenica si affrontano in un big match che per differenti motivi non verrà giocato da Leao e Osimhen”, ha scritto Condò che ha poi affrontato un grande ‘classico’ dei discorsi calcistici: la dipendenza di una squadra dal suo giocatore migliore. Un tema che molto spesso gli allenatori tendono a negare.
Per l’allenatore rossonero ci sarà un problema in più: “Quel che fa la differenza è la capacità di una squadra di fare a meno della sua star. Pioli ha detto che il Milan verrà messo in maggiore difficoltà perché gli mancherà anche Rebic, il rimpiazzo naturale di Leao, il che potrebbe consigliare un modulo diverso”. Il giornalista parla di “prova” per il tecnico milanista che negli ultimi due anni “ne ha già superate parecchie”.
Ricorda però un episodio: “L’anno scorso il dicembre orribile del Napoli – tre sconfitte in casa con Atalanta, Empoli e Spezia – coincise con la perdita di Osimhen”. Già la sfida con lo Spezia, prima senza il nigeriano, si è rivelata “una sofferenza”, scrive ancora Condò. “Sofferenza interrotta appena in tempo da una giocata di Raspadori che l’anno scorso non c’era, come Simeone”, complice il mercato che “ha migliorato la squadra” di Spalletti.
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