“Un pesce fuor d’acqua”: Napoli-Spezia, la sentenza spiazza Spalletti

La vittoria del Napoli con lo Spezia prolunga il periodo d’oro ma le buone notizie terminano davanti ad un tema che sta diventando delicato

Il Napoli continua a viaggiare spedito. Quarta vittoria in sei partite di campionato e primato momentaneo in compagnia del Milan. La squadra di Luciano Spalletti, con lo Spezia, non ha entusiasmato come aveva fatto invece nel match di Champions League contro il Liverpool. Ha messo però in campo le energie sufficienti per risolvere un match delicato.

Spalletti pensieroso
Spalletti (Ansa Foto)

Le buone notizie per i partenopei, a due giorni dalla partita con i Glasgow Rangers, si infrangono davanti alla prestazione di Tanguy Ndombele. Il centrocampista francese al momento non riesce a conquistare un posto importante nelle gerarchie di Spalletti e il giudizio nei suoi confronti risulta impietoso.

Ndombele calcia
Ndombele (LaPresse)

Napoli, Ndombele è ancora indietro e ‘La Gazzetta dello Sport’ non perdona: “Un pesce fuor d’acqua”

Il calciatore francese arrivato in prestito dal Tottenham non ha brillato neppure contro lo Spezia. Il Napoli dovrà ancora attenderlo dopo averlo aggiunto alla rosa negli ultimi giorni di calciomercato. Ndombele rappresenta l’ologramma con cui è stato immaginato dai tifosi azzurri nell’immaginario della stagione ma per il momento è in ritardo.

‘La Gazzetta dello Sport’ non ha utilizzato mezze misure per definire la sua prova… incolore.
Il quotidiano milanese ha argomentato il suo giudizio. “Tanguy pareva un pesce fuor d’acqua”. “Il francese non si può discutere sotto il profilo della qualità tecnica ma è ancora dietro fisicamente e in una squadra che corre – di solito bene, oltre che a notevole ritmo”.

La stessa testata ha inoltre rimarcato come i compagni non lo hanno coinvolto nel gioco. La sua ‘integrazione’ nello spartito tattico dell’allenatore di Certaldo dunque si sta rivelando più complessa rispetto a quanto preventivato. E la ‘Gazzetta’ pone un altro complesso. “Perché dare tempo a lui – conclude – significa frenare un motore che invece Spalletti ha ben lubrificato”.

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