Spalletti si toglie i sassolini dalle scarpe: “Non era sbagliato?”

In conferenza stampa prima di Napoli-Spezia Luciano Spalletti è tornato sulla vittoria con il Liverpool rivendicando certe sue idee.

Chiunque segua il calcio saprà sicuramente che da sempre esiste una forte contrapposizione tra “giochisti” e “risultatisti”. Una diatriba che fa spesso discutere, come se scegliere di giocare bene significhi automaticamente rinunciare a vincere. Una “logica illogica” che Luciano Spalletti ha smentito mercoledì sera in NapoliLiverpool.

Luciano Spalletti Napoli
Luciano Spalletti (LaPresse)

La gara si è conclusa a sorpresa 4-1 per i suoi ragazzi, che sono stati bravi ad aggredire gli avversari mettendoli alle corde fin dai primi minuti. Una prestazione strepitosa – non riconosciuta pienamente dalla UEFA, che ha inserito il solo Zielinski nella formazione ideale della prima giornata di Champions League – figlia di un atteggiamento aggressivo e coraggioso che ha ricevuto plausi unanimi.

Proprio su questo però Spalletti è voluto tornare nella conferenza stampa precedente NapoliSpezia. Dopo aver fatto parlare di sé anche per il giorno di riposo negato alla squadra, il tecnico ha voluto sottolineare lo spirito con cui la sua squadra ha steso una delle più forti compagini d’Europa. Approfittandone per togliersi alcuni sassolini dalle scarpe.

Napoli Liverpool
Il Napoli festeggia il 4-1 al Liverpool (LaPresse)

Spalletti polemico: “Con il Barcellona abbiamo giocato allo stesso modo? Sbagliavamo?”

In particolare il tecnico dei campani è voluto tornare sulla doppia sfida di Europa League persa con il Barcellona la scorsa stagione. Affrontata con lo stesso atteggiamento visto con il Liverpool ma con esiti differenti: “Abbiamo sempre inseguito un certo tipo di gioco, anche la scorsa stagione con il Barcellona. Allora abbiamo perso con tanti gol di scarto (2-4) e quindi? Sbagliavamo?”.

La frecciata è evidente: è sbagliato giudicare un atteggiamento tattico solo in base ai risultati: “Il discorso è questo: se propongo qualcosa e sbaglio l’errore è mio. Ma se lo faccio, a voi giornalisti non va bene e invece funziona? Sbagliate voi? Non posso sbagliare solo io” sentenzia.

Per poi specificare: “Noi cerchiamo di fare un certo tipo di calcio, abbiamo le idee chiare e proviamo a farlo con costanza. Poi non sempre è possibile riuscire, c’è chi elude la pressione”. Un invito velato a ricordare a chi guarda le partite che in campo ci sono anche gli avversari e che non esistono atteggiamenti sbagliati a prescindere. Con la speranza che la lezione sia servita.

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