A ridosso dell’importantissima sfida con la Lazio guidata dall’ex idolo Sarri, i tifosi del Napoli ricevono una bellissima notizia.
All’indomani dello scialbo pareggio casalingo contro il Lecce il Napoli si è ritrovato al centro delle critiche. Passato improvvisamente da club da seguire dopo un mercato interessante a delusione di giornata, il club azzurro avrà però immediatamente l’occasione di rifarsi già stasera contro la Lazio.
Non sarà certo una partita facile: l’ex “Comandante” Maurizio Sarri lo scorso anno ha guidato l’Aquila fino al 5° posto in classifica. E quest’anno ha intenzione di ripetersi e addirittura migliorarsi, potendo contare su una rosa che certo non manca di qualità. Ma se vuole puntare in alto il Napoli deve ripartire di slancio, cercando l’impresa all’Olimpico.
Una trasferta difficile, che però potrebbe essere resa meno proibitiva da un entusiasmo ritrovato. In attesa di scoprire il vero Raspadori, ciliegina del mercato e finito subito nel mirino della critica, i tifosi azzurri possono sorridere per le parole di Mario Giuffredi, agente che al Napoli cura gli interessi di Mario Rui, Politano e Di Lorenzo.
Di Lorenzo, l’agente: “Vuole chiudere la carriera qui”
Intervistato da “Il Mattino”, Giuffredi si è soffermato in particolare sul presente e il futuro di Giovanni Di Lorenzo. Che ha 29 anni e un contratto fino al 2026, ma che “ha chiesto di lavorare al rinnovo, perché vuole chiudere la carriera qui. Appena De Laurentiis vorrà saremo prontissimi”.
Il terzino si è innamorato della città e della squadra: “Quest’estate abbiamo ricevuto offerte anche da big che giocano la Champions, ma Giovanni non ha neanche voluto ascoltarle”. Fedeltà premiata con la fascia da capitano: “Quando Koulibaly è andato via mi ha detto che gli sarebbe piaciuto indossarla, adesso è felice e orgoglioso, Spalletti lo ha assecondato in questo suo desiderio”.
“Avrà sorpreso tanti – ha concluso Giuffrida – che pensavano che non avesse il carattere adatto per fare il capitano. Lui è uno taciturno, che misura sempre le parole. Ma a Firenze, in una gara accesa, ha dimostrato tutto il suo carisma. E che non bisogna essere per forza gladiatori o showman per indossare la fascia”.