Napoli piange Claudio Garella, storico portiere del primo scudetto

Lutto per il Napoli, dopo l’improvvisa scomparsa di Claudio Garella: il portiere dello scudetto 1985 è deceduto nell’ospedale di Torino.

Proseguono i preparativi in casa Napoli in vista del debutto in campionato, fissato per lunedì alle ore 18.30. Nell’occasione la squadra di Luciano Spalletti, che conta di avere presto a disposizione Giacomo Raspadori, affronterà il Verona. Una gara che vedrà in campo le squadre rimaste nel cuore di Claudio Garella, deceduto nella giornata odierna presso l’ospedale di Torino.

Napoli, Garella in campo
Claudio Garella (LaPresse)

L’ex portiere, nei giorni scorsi, era stato sottoposto ad un intervento chirurgico al cuore dopo un malore subito mentre si trovava in vacanza in Liguria. L’operazione, inizialmente, sembrava aver risolto i problemi tuttavia in seguito sono emerse alcune complicazioni cardiocircolatorie che hanno provocato il decesso del classe 1955 soprannominato “Garellik”.

Le sue gesta sono rimaste impresse nella storia della Serie A. Con la maglia degli scaligeri, ad esempio, è riuscito a conquistare il campionato (l’unico nella bacheca del club) nel 1985. Lo stesso obiettivo lo ha poi raggiunto due anni dopo al Napoli di Diego Armando Maradona. In azzurro, oltre allo storico primo scudetto, vinse pure una Coppa Italia. Un giocatore di grande qualità e affidabilità, definito all’avvocato Gianni Agnelli “il più forte al mondo con i piedi”.  Ecco perché i due club hanno voluto omaggiarlo e ricordare la sua figura.

Garella sorride
Claudio Garella (LaPresse)

Napoli e Verona in lutto: è scomparso Claudio Garella

Il presidente degli azzurri Aurelio De Laurentiis e i dirigenti, attraverso una nota, hanno espresso profondo cordoglio per la scomparsa di un “indimenticabile protagonista della nostra storia. Vinse 2 scudetti in due squadre che in precedenza non l’avevano mai conquistato. Un primato che definisce i contorni non solo sportivi ma anche umani, emotivi e professionali di un portiere che resterà sempre nella leggenda azzurra”.

In lacrime pure il Verona. “Ciò che resterà per sempre nella mente di chi lo ha visto giocare e nell’immaginario di chi solo successivamente ne ha conosciuto – per ragioni anagrafiche – le gesta sportive, è lo stile assolutamente unico di difesa della propria porta, con parate atipiche e al tempo stesso efficacissime”. 

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