“Da querela”: caos Napoli-De Laurentiis, la sentenza è durissima

Ore complicate per il Napoli del patron Aurelio De Laurentiis: arriva la durissima sentenza, dopo la contestazione vissuta negli ultimi giorni.

Non è un’estate semplice, quella che sta attraversando il Napoli del patron Aurelio De Laurentiis. Gli azzurri hanno visto partire diversi totem e diverse colonne della storia recente del club, come Insigne, Mertens e Koulibaly. Diversi addii, che hanno indispettito la tifoseria partenopea.

De Laurentiis in campo
De Laurentiis (LaPresse)

La stessa tifoseria che, ieri, in occasione della presentazione ufficiale della squadra è scoppiata in una vera e propria contestazione. Mugugni, fischi e improperi al nome di Aurelio De Laurentiis, ritenuto il colpevole numero uno per il ridimensionamento che sta attraversando la formazione di Luciano Spalletti. Almeno è questa l’idea dei supporters azzurri.

Spalletti urla in panchina
Spalletti (LaPresse)

“Offese da querela”: Napoli-De Laurentiis, sentenza durissima dopo la contestazione

Una contestazione che ha fatto discutere la critica e la stampa napoletana. Il noto giornalista Rino Cesarano, attraverso un lungo post sul proprio account Facebook, ha condannato il clima e le offese riservate al presidente del Napoli.

“Sto leggendo offese da querela. Se dovete sfogarvi, fatelo pure con me. Dite che sono a busta paga del Napoli, chiamatemi “pappa-man”, insultatemi quanto volete ma non stravolgiamo la realtà e non esageriamo con l’infangare il Napoli come club e il suo proprietario”, scrive Cesarano puntando il dito contro i contestatori seriali.

E ancora, il giornalista difende l’operato di De Laurentiis: “Criticare va bene, ci mancherebbe, ma offendere una persona che, pur facendo di tutto per risultare antipatico, ha riportato il Napoli a giocare nei migliori stadi d’Europa, ha convinto allenatori del calibro di Benitez e Ancelotti, ha acquistato calciatori di statura internazionale tipo Albiol, Higuain, Cavani, etc etc, mi sembra onestamente eccessivo”.

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